Si chiama il "Vivaio dell'inclusione", ed è una piccola grande utopia diventata realtà. È stato inaugurato ieri lo spazio di semina della Casa delle Agriculture "Tullia & Gino" a Castiglione d'Otranto dedicato a Luigi Russo, presidente del Centro Servizi Volontariato Salento, giornalista, sociologo, recentemente scomparso.

Al suo sguardo lucido, alla sua capacità di denunciare storture, ingiustizie e inciviltà e al coraggio di lottare, per sé e per la sua regione, per la salute, il benessere, il vivere sano e in contatto con la natura. È in nome di questi ideali che è stato dedicato a Russo non solo un evento, ma un intero progetto, che ha preso il via domenica 1 dicembre, un'iniziativa che unisce alla riscoperta dell'agricoltura biologica anche l'utilità del lavoro svolto insieme, in collettività, come fattore di coesione sociale.

Il Vivaio dell'Inclusione, progetto vincitore del bando Puglia Capitale Sociale 2.0, diviene così un laboratorio sociale di comunità per la produzione, selezione e conservazione dei semi e piante madri di cultivar locali di ortaggi e frutti minori. Le attività di semina collettiva e cura del vivaio coinvolgeranno tutte le fasce della comunità, dai bambini ai disabili, dagli anziani ai richiedenti asilo e migranti, proprio nel segno dell'integrazione.

Insieme alla semina, sono in programma attività di catalogazione delle cultivar, di selezione e ricerca, ma anche laboratori di cucina e agricoltura sperimentali. Un progetto che s'inserisce nel solco dell'inaugurazione del Primo Mulino di Comunità, lo scorso marzo, e continua quanto già avvenuto lo scorso 9 novembre, con l'avvio dei patti di filiera, per incoraggiare contadini e consumatori tornare a curare le proprie terre coltivando cereali antichi con metodi naturali secondo un apposito disciplinare di produzione, per conferirli poi alla cooperativa Casa delle Agriculture, che riconoscerà loro un prezzo di acquisto pari al doppio e a volte al triplo rispetto a quello di mercato.

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