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Un regalo d'amore, per la terra e gli uomini
In contrada Masseria Pirelli, a Galatone, sono state messe a dimora oltre centonovanta piante tra bagolaro, carrubo, cipresso e corbezzolo, ma anche erica e ginepro, timo e tamerice.
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Ma d’altro canto, si sa che i contadini guardano il meteo prima di ascoltare il cuore. E così, passato il maltempo di metà febbraio, il sole tiepido di domenica scorsa è stato il compagno ideale perché a contrada Masseria Pirelli oltre trenta volontari si riunissero “armati” di zappette e rastrelli in una giornata di festa, e soprattutto perché la terra fosse adeguatamente asciutta per mettere a dimora oltre centonovanta piante tra bagolaro, carrubo, cipresso e corbezzolo, ma anche erica e ginepro, timo e tamerice.
E pensare che tutto nacque da un momento di grande sofferenza: l’incendio che, a luglio 2019, bruciò il frutteto impiantato da pochi mesi di albicocchi “di Galatone” e fichi “rizzeddha”, “dottato” e “ianculeddha”. Quel fuoco mandò “in fumo” un lavoro di progettazione e pianificazione ma anche entusiasmi e aspettative di un gruppo che con caparbietà lavora da tempo alla valorizzazione di varietà frutticole locali.
Il frutteto nasceva anche per bonificare quel terreno, che per anni era stato usato come discarica. Ma proprio quel corridoio di pietre e laterizi, impossibile da ripulire dall’erba secca, rese facile il passaggio delle fiamme spinte dai venti afosi dell’estate salentina. Tra chi ha dato un supporto a Luna per ripartire, anche Lush Italia, che con l’iniziativa “Charity Pot” ha sostenuto la bonifica dell’area e il ripristino dell’impianto di irrigazione mentre ci si rimetteva all’opera per sostituire gli alberi compromessi.
“A San Valentino… pianta un albero” è stata l’ennesima dimostrazione d’affetto non solo verso quel campo ma anche verso chiunque possa godere di questa rinnovata biodiversità. I fichi e gli albicocchi finalmente attecchiti, consociati agli arbusti odorosi della macchia mediterranea, rappresentano un’alternativa all’idea consueta di monocoltura. Basata invece sulla convivenza tra specie diverse, che nella loro relazione arricchiscono il suolo e rinforzano sé stesse. Ne saranno contente le api di Luna, con le arnie a breve posizionate in quel campo, a godere di una sinfonia di fioriture, nella primavera che non tarderà ad arrivare.