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Quando la salsa è un "bene comune"

Nasce “La comune”, la nuova produzione di passata di pomodoro di SfruttaZero}

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Difficile sottrarsi al richiamo del pomodoro, quello prodotto senza sfruttamento di uomini, né di risorse preziose, nella salvaguardia della biodiversità e nel rispetto della Terra. Si ispira a questi valori la nuova produzione di salsa SfruttaZero, “La comune”, dell’associazione Diritti a sud di Nardò, nata da una fruttuosa collaborazione con la Cooperativa agricola Karadrà di Aradeo e Luna - laboratorio rurale di Galatone.

Mettono insieme valori, visioni e da oggi, anche, pomodori, le tre realtà si somigliano molto nel percorso di crescita e di promozione di un modello di agricoltura contadina, solidale e territoriale, esperienze che hanno dato un’impronta forte al nuovo progetto. Coltivati nel Salento senza l’utilizzo di sostanze chimiche, un vasetto de “La comune” contiene quattro varietà diverse di pomodori: Tombolone, San Marzano e Pomodoro d’inverno prodotti dalla cooperativa Karadrà, Luna - laboratorio rurale invece fornisce il Tombolino.



Avrebbero voluto prendersi una pausa, spiegano da Diritti a Sud, una stagione, necessaria per riordinare forze e idee dopo l’eccezionale produzione dello scorso anno “però il richiamo del pomodoro è stato troppo forte, non siamo stati capaci di starne lontani”. Sono ancora una volta piccole realtà a unirsi per resistere ai disastri ambientali, ad ascoltare il grido della Terra e a tenderle una mano, promuovendo modelli di agricoltura sostenibile, ancora poco sostenuta da leggi e volontà politiche.

Come evoca il suo nome è una salsa intesa come "bene comune", che aggiunge quel pizzico di etica al sapore autentico dei pomodori made in Salento.

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