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Nel labirinto dei preguidizi, l'esordio di Misophònia
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L’aspetto intrigante di questa scelta è l’interesse da parte di un artista "etero cis gender" che prova a immedesimarsi nelle problematiche di una sessualità e di un genere che non è il suo. L’immaginario del brano infatti racconta le fragilità emotive di un ragazzo che vive in un corpo in cui non si sente se stesso, evidenziando quanto la scoperta della propria identità di genere, e non solo, possa portare un individuo a sentirsi solo.
“Come si sta dentro ad un corpo che non si è scelto?” recita il ritornello, toccando l’apoteosi dell’empatia con una semplice domanda dalle risposte spesso sofferte, complicate e sussurrate. Il primo lavoro di Misophonia è un vero inno alla libertà di essere se stessi senza vergogna, un messaggio importante che parte dalla musica e che si spera che prima o poi possa diventare anche legge.
Sarà mai possibile uscire dal “labirinto” del pregiudizio?
https://www.youtube.com/watch?v=ZG7c_u_zCSM