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La Puglia a Venezia, con film e doc

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La Puglia approda in Laguna in occasione della Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, con la ciurma di “Naviganti” pellicola firmata da Daniele De Michele, in arte Donpasta. Un ritorno per il regista salentino, già ospite a Venezia, alle Giornate degli Autori, con il suo precedente, acclamato lavoro del 2018, “I Villani”. Il nuovo film documentario verrà proiettato sabato 4 settembre, presentato tra gli eventi speciali della rassegna autonoma e indipendente promossa dalle associazioni dei registi e degli autori cinematografici in collaborazione conIsola Edipo.

Cambia soggetto, ma non certo il tipo di narrazione, sociale e militante, per “Naviganti”, una ciurma di artisti, disperati, squattrinati, fragili e con un evidente senso di inutilità, che provavano a farcela, a resistere al lockdown. Donpasta, navigante anche lui, racconta la propria quotidianità intrecciata a quella di una scenografa disoccupata, di un musicista senza spettacoli, di un contadino poeta, documentando il modo in cui sono sopravvissuti a un conflitto esterno e interiore.



A bordo dell’imbarcazione, la Capitone, con Donpasta ci sono “capitan Capitone”, ovvero Daniele Sepe, Giulia Bonaldi, Modesto Silvestri. La voce narrante è di Fabrizio Gifuni. Il film, prodotto dal Social Film Production con il Sud (progetto di Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud), è stato realizzato in partenariato con Arci Movie di Napoli e l’associazione Fermenti Lattici di Lecce.

In replica, invece, venerdì 3 settembre alle 15 al Cinema Rossini di Venezia, dopo la proiezione al Lido durante le Notti Veneziane delle Giornate degli autori, “Mondo a scatti”, il film documentario di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli, direttore artistico della Festa di Cinema del reale. Un intreccio di immagini di oggi e di ieri, fisse e in movimento e un dialogo tra due persone che riflettono sulle cose visibili e invisibili del mondo: Cecilia, inarrestabile novantenne, fotografa, documentarista, sceneggiatrice viene ripresa da Paolo, fotografo, regista, curatore di eventi culturali.

Paolo Pisanelli e Cecilia Mangini

Cecilia Mangini ha attraversato un secolo, con i suoi lavori, scrivendo la storia del documentario di inchiesta con un particolare sguardo sul Mezzogiorno. È morta a 93 anni, il 21 gennaio scorso la regista originaria di Mola di Bari, ormai salentina d’adozione. Dal 2005, dalla ripubblicazione di “Stendalì”, il suo corto girato nel ’69 nella Grecìa Salentina, a cura delle edizioni Kurumuny, la presenza nel Salento è stata una costante per lei, diventata poi “musa” della rassegna Festival di Cinema del Reale che ha sancito il suo legame con il territorio, dispensando incontri sempre emozionanti.



Ma la Puglia sbarca a Venezia anche con “Mondocane” di Alessandro Celli con Alessandro Borghi, girato fra Brindisi e Taranto, con il sostegno dell’Apulia Film Commission. Il film, in concorso alla 36esima Settimana Internazionale della Critica, viene proiettato venerdì 3 e contemporaneamente distribuito nelle sale, racconta di due grandi amici, quasi fratelli, tra l’amore, il crimine e l’ambizione in un mondo del futuro che assomiglia spaventosamente al nostro. Una distopia ambientata a Taranto, una città fantasma, ancora una volta, cinta dal filo spinato.

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