quiSalento in edicola e on-line

Gli altri e il mare (degli Alimini) di Massimo Zamboni

Ha scelto le spiagge del Salento, l'ex CCCP, per una canzone di partenze e speranze

Massimo Zamboni- ph. Giacomo Rosato
Tempo di lettura: 1 minuto


“Noi suoniamo Emilia Paranoica soltanto a casa nostra. Ma noi abbiamo due case, Reggio Emilia e Melpignano”. Questo dicevano 25 anni fa i CCCP. Facile capire, quindi, perché Massimo Zamboni, musicista, cantautore e scrittore italiano, chitarrista e principale compositore dei CCCP e dei successivi CSI, abbia deciso di girare il videoclip di “Gli altri e il mare” nel Salento.
E lo fa ringraziando pubblicamente proprio Melpignano, dove due mesi fa è stato realizzato un murales dedicato ai CCCP. Ringraziando un luogo “che ci ha accolto con ospitalità e amicizia, dimostrando ancora una volta il proprio carattere straordinario. L’indifferenza non è mai di casa da quelle parti, e proprio da esempi come Melpignano può ripartire un’idea di Italia che ci faccia ritrovare - finalmente - il pieno significato di sentirci cittadini”.
Sono le spiagge dei laghi Alimini e della Baia dei Turchi a fare da sfondo al suo nuovo singolo, un pezzo che parla dei migranti e del mare, tra strofe come “provvidenze secolari pazienze sfiducie millenarie e dall’imbrunire il prevalere dei maschi il loro dominare” e “Cuore mio c’è qualcosa che mi placa in queste onde dove senti i gabbiani urlare dove senti i cani urlare”, tra dolcezza e amarezza convivono in un pezzo che anticipa il prossimo album “La mia patria attuale”.
Tutte le foto del backstage del videoclip sono di Giacomo Rosato.

https://www.youtube.com/watch?v=Cp6wEfZa1AU&t=202s&ab_channel=massimozamboni

Articoli correlati

Dallo stesso Autore