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Gallipoli a vele spiegate per la Settimana della Cultura del Mare

Da oggi sino a domenica 11, nella Città Bella si tiene la nona edizione della manifestazione a cura dell'associazione Puglia & Mare, tra mostre, incontri, degustazioni e visite guidate.

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Tutti pronti, si salpa. Si issano le vele a Gallipoli per la nona edizione della Settimana della Cultura del Mare, a cura dell’associazione Puglia&Mare, finanziata dalla Regione Puglia nell'ambito del Programma Straordinario 2020 e organizzata con il sostegno del  Comune di Gallipoli e Gal Terra d'Arneo. Sette giorni all’insegna di una tra le più preziose risorse del Salento, con tavole rotonde, presentazioni, visite guidate, degustazioni, convegni e mostre, per accendere i riflettori sul mare, il suo benessere e la sua salvaguardia.

Si comincia lunedì 5 alle 18.30 presso la Galleria dei Due Mari, con il saluto delle istituzioni
e l’apertura della mostra di acquerelli del pittore “Gabriele Musante”. Martedì 6, si apre la mostra “Il mare dell’arte” del pittore Diego Racconi, con un’appendice anche al Museo Civico di via De Pace, e a seguire presentazione del libro “Onde e risacche. Quando il mare era in bianco e nero” di Giuseppe Albahari. Mercoledì 7, si va alla scoperta della città bella con la visita guidata a cura di Amart. Giovedì 8, parte alle 10.30 dalla fontana greca di Gallipoli il percorso esperienziale tra campagna e mare, con show-cooking e degustazioni guidate. La conclusione è accolta nell’abbraccio della caletta della Purità, con la musica dell’ensemble Terra del Sole e la consegna dei premi “Vela Latina”, “Icaro” e “Amo Gallipoli”.

Durante la settimana, presso la Galleria dei Due Mari sarà possibile visitare la mostra di archeologia subacquea "Storie dal Mare di Gallipoli". L’esposizione, che riannoda un po’ i fili con “Nel mare dell’intimità. L’archeologia subacquea racconta il Salento”, la mostra allestita in passato negli spazi dell’aeroporto di Brindisi, è un focus sui reperti ritrovati proprio nel cristallino mare di Gallipoli. Prodotta da Mediamorfosi e a cura di Rita Auriemma, docente di Archeologia subacquea presso UniSalento, “Storie dal mare di Gallipoli”, si avvale di diversi supporti per raccontare non solo i particolari e preziosi ritrovamenti ma anche il cambiamento nel corso dei secoli del paesaggio costiero. Dal villaggio che nel Neolitico abitava a Torre Sabea fino alle vivaci rotte commerciali che animavano il porto gallipolino. La mostra si allunga, anche, negli spazi del museo civico “Emanuele Barba”, dove è possibile ammirare i tanti reperti emersi da questa parte di Jonio.

Info e programma completo: settimanadellaculturadelmare.it

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