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Avetrana, il borgo sulla via Sallentina
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Certo è che Avetrana custodisce e mostra le sue vestigia con orgoglio a cominciare dal suo piccolo ma prezioso centro storico nel quale ogni nobile e feudatario del suo tempo ha lasciato la propria firma: dai Pagano agli Albrizi fino agli Imperiale e i Filo. Di quello che doveva essere un imponente castello si scorge oggi il torrione circolare e parte delle mura mentre i vezzi decorativi di alcuni palazzi come palazzo Torricelli e palazzo Imperiale, accanto alle architetture più modeste tra i viottoli del centro lasciano oggi intuire il potere della nobiltà nel piccolo e operoso borgo.
Zona di grotte e depressioni carsiche dalle quali sono emersi anche resti del Neolitico, Avetrana, in epoche sicuramente più recenti, vanta un'ammirabile tradizione di resistenza: nel 1929 fu il centro di una rivolta dei contadini poi repressa dal regime fascista mentre negli anni Ottanta, si oppose strenuamente alla costruzione nel suo territorio di una centrale nucleare. Il paese dista dal mare appena quattro chilometri e dalla zona denominata "Urmo Belsito", località marina abitata dagli avetranesi prevalentemente d'estate, lo sguardo può spaziare dal mare all'orizzonte alla rigogliosa macchia mediterranea che la fa da padrone nell'entroterra.
Il patrono di Avetrana è San Biagio e viene festeggiato il 29 aprile.
Il comune dista 43 chilometri dal capoluogo, Taranto, e 37 chilometri da Lecce.
Numeri utili
Comune 099/9703273
Polizia Municipale 099/9704014
Carabinieri 099/9704141
Guardia medica 099/9704062
Pro Loco 099/9707947