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Storie rubate all'oblio

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Si possono fare incontri inaspettati tra le cianfrusaglie di un rigattiere di Berlino. Un baule colmo di vecchie fotografie che racconta di istanti rubati al tempo, storie sospese di personaggi muti. Ma cosa racconta una fotografia a chi la osserva? Cosa potrebbe comunicare ciò che inevitabilmente viene tagliato fuori dall’obiettivo? Lea Barletti lo immagina in un flusso di pensieri che accompagna negli undici brevi racconti del suo “Libro dei dispersi e dei ritornati”. Scrive, e ripaga così il debito contratto quando il suo sguardo è caduto su quel baule, per sbirciare tra quelle istantanee condannate all’oblio.




La sua immaginazione parte da dodici foto “naufragate” e dalla radiografia di un ginocchio fratturato. Aiutata dalle citazioni che aprono i capitoli, conduce tra pieghe di colori sbiaditi, scalfisce la patina ingiallita delle stampe, restituisce identità a quelle storie rese anonime dal tempo, ne immagina il paesaggio di umori e relazioni in cui i soggetti si muovevano, e che nessun fotografo avrebbe mai potuto immortalare.




LEA BARLETTI

LIBRO DEI DISPERSI E DEI RITORNATI. 11 RACCONTI PER 12 FOTO NAUFRAGATE E UNA RADIOGRAFIA.

PP. 143, EURO 13

MUSICAOS EDITORE






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