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quiSalento alle prove della serata cover

Diodato è una carezza per l'anima, Alessandra Amoroso travolge tutto e tutti, Angelina commuove

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È un teatro piccolo l'Ariston. Così piccolo che dalla galleria sembra quasi di poterli toccare gli artisti che si esibiscono sul palco, affacciandosi appena dalla balaustra. Varcata l'ambita soglia, quasi si stenta a credere sia lo stesso che si vede in Tv. Sono corte e strette le scalinate che tanto fanno paura agli artisti, e scendono sinuose quasi toccandosi, tanto è limitato lo spazio che le separa, quello dentro il quale scende la "lingua". La scenografia dell'architetto Gaetano Castelli, già incredibile vista di qua dallo schermo, dal vivo è uno schiaffo in faccia, che scuote e dà un senso alle parole bellezza e armonia. Le luci accecano. I colori pennellano chi assiste, soprattutto il blu, facendolo sentire parte integrante di un mondo che, fino a quando non si vede, sembra non esista.


E invece c'è, è reale. E allora, cosa amplifica gli spazi? Cosa rende quasi sconfinata la profondità di questo piccolo teatro? Ore 14.45: sul palco dell'Ariston per le prove sale Diodato. Parte la prima nota, e allora lo si capisce. È la musica. È la musica a rendere grande questo piccolo teatro. Non c'è sensazione più bella al mondo della musica dal vivo, ma quando ci si trova nelle "prove" e si ascoltano i tentativi di far diventare tutto perfetto, quando il pianoforte inciampa, il microfono stride, il suono in cuffia non è abbastanza alto o lo è troppo, quando si dimenticano le parole e allora si ricomincia, e per due tre volte si ritenta, si insiste, si cerca la tonalità giusta, allora viene da pensare che ne è valsa la pena.


Che non c'è fatica troppo dura da sopportare se il risultato è riuscire a vedere la lastra in negativo della canzone che il pubblico vedrà perfetta, stasera. Da casa. Dalle 20.40. Diodato è una poesia fatta uomo, Angelina è una forza della natura e non sbaglia una nota nonostante l'emozione per il brano che interpreta. I Santi Francesi sembrano imbarazzati al cospetto dell'immensità di Skin mentre Rose Villain scherza e duetta in maniera naturale con la grande Gianna Nannini. E poi Alessandra Amoroso, che prima mette i brividi cantando l’incipit de "Le radici ca tieni" e poi si scatena e travolge tutto nel medley con i Boomdabash, che ieri ha definito "fratelli di terra, di dialetto e di valori", insieme ai quali porta il Salento, in tutte le sue sfaccettature, sul palco.  E ancora Sangiovanni e il suo duetto in spagnolo con Aitana, Gigi D'Alessio che accompagna Geolier, Mahmood e la sua timbrica unica... e via via, fino a un'ora prima della diretta. Quando si alzerà il 'sipario' sulla serata dei duetti e delle cover. Una serata sempre molto attesa, che regala emozioni particolari. Poter far parte di tutto quello che c'è dietro la rende ancora più bella.

(quiSalento ha partecipato all'assegnazione del Premio "Sala Stampa Lucio Dalla 2024")

Ph. Fabio Serino

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