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Prendersi cura dei santi: le preziose statue di Gallipoli

La confraternita di Santa Maria degli Angeli ha avviato con Loveitaly, una campagna di crowdfunding per finanziare il restauro delle statue della Madonna degli Angeli, Sant’Isidoro Agricola, San Giuseppe Patriarca e San Giovanni Battista.

AltareSMariaGallipoli
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Nei momenti di difficoltà o per assicurarsi un futuro propizio, da secoli gli uomini, sollevano gli occhi al cielo e invocano l’aiuto di Dio. E se credono che la loro preghiera non basti, si rivolgono ai Santi, affinché intercedano presso di Lui. Questa volta, però, la particolare relazione, dal basso verso l’alto, sembra essersi capovolta. Sono i “santi” a chiedere aiuto agli uomini.

Il progetto “Statue preziose di Gallipoli” è un’iniziativa della confraternita Santa Maria degli Angeli con l’associazione LoveItaly, che opera per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, sostenendo, attraverso campagne di crowdfunding, le opere di restauro su tutto il territorio nazionale. A Gallipoli, a richiedere un intervento urgente sono proprio le statue dei protettori della Confraternita: La Madonna degli Angeli, Sant’Isidoro Agricola, San Giuseppe Patriarca e San Giovanni Battista. Le quattro statue lignee policrome, scolpite sul tronco di ulivo, risalgono al Settecento. Sono esposte nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e il loro stato di conservazione versa in condizioni critiche, tra depositi sedimentari, tarlature, sconnessioni e spesse ridipinture. “Avevamo il progetto di restauro già approvato dalla Soprintendenza di Lecce quando abbiamo incontrato Loveitaly questa estate”, spiega Giuseppe Capoti, priore della confraternita “con loro abbiamo avviato una campagna di raccolta fondi per riportare le opere all’antico splendore”.

https://www.youtube.com/watch?v=gPdyItevRP4&feature=youtu.be

 

La chiesa di Santa Maria degli Angeli si trova lungo la cinta muraria della città vecchia di Gallipoli, di fronte all’Isola di Sant’Andrea da cui svetta il faro che guida i pescatori, protetti dal santo che porta lo stesso nome, la cui statua è collocata sull’altare. Le origini della confraternita sono legate al culto della Vergine di Carpignano, un’immagine bizantina della Madonna con un bambino, ritrovata in una grotta nel 1568. Una congregazione dedicata alla Madonna di Carpignano è presente nella chiesa di San Giovanni Battista, nel centro storico di Gallipoli, sin dal 1662. Il nuovo oratorio, che venne costruito qualche anno dopo e intitolato a Santa Maria degli Angeli, segnò un cambio di denominazione della congregazione che radunava i laici del ceto dei pescatori e degli agricoltori, e dal 1769 anche artisti e artigiani.

Statua di Sant'Isidoro Agricola

Una confraternita di arti e mestieri, associazione di mutuo soccorso con lo scopo di tutelare i comuni interessi, vocazione sociale e culturale rimasta intatta fino a oggi. Ogni categoria aveva il proprio santo patrono a cui rivolgere preghiere e offerte: Sant’Andrea, protettore dei pescatori; Sant’Isidoro Agricola, contadino spagnolo che con la sua fervente la preghiera ottenne molto frutto da terre produttive, è il patrono dei campi, degli agricoltori e dei raccolti; San Giuseppe Patriarca, protettore degli artigiani e San Giovanni Battista degli artisti.

Ma è al culto della Madonna degli Angeli che la confraternita rivolge la sua devozione troneggiando sulla pala dell’altare maggiore in pietra leccese. I quattro protettori invece sono nelle rispettive nicchie ai suoi lati. La statua più antica è proprio quella della Madonna, opera ricavata da un unico tronco di albero d’ulivo, così come le altre statue, d’ispirazione barocca, rintracciabile nella statuaria napoletana, diffusa nel Salento tra il 1600 e il 1700 dallo scultore Gaetano Patalano.

Statua della Madonna degli Angeli

L’ultimo intervento di restauro risale a circa 30 anni fa, i segni del deterioramento sono visibili. Occorre una nuova pulitura e riverniciatura, affinché riacquistino la loro lucentezza e possano continuare a risplende sui devoti ma anche per preservare il patrimonio artistico e culturale gallipolino. Per il restauro delle statue occorrono di 13.745 euro , cifra da raggiungere in poco più di 60 giorni. A tale scopo è stata creata con Loveitaly una piattaforma di raccolta delle donazioni, attraverso la quale ognuno può contribuire, guadagnandosi la qualifica di “angelo”.

Angeli custodi, donatori, donne e uomini, chiamati a prendersi cura dei santi che per secoli hanno vegliato e protetto pescatori, contadini, artigiani e artisti.

Per donare: www.loveitaly.org/it/prodotto/statue-preziose-di-gallipoli/. Info: 333/3640283.

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