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Baal, il teatro Koreja in formato tabloid

È in distribuzione il nuovo bimestrale di approfondimento dei Cantieri teatrali Koreja

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Non è un periodico e neanche un catalogo degli spettacoli. È uno sguardo sul palcoscenico, dentro il palcoscenico, dietro il palcoscenico. Ma anche sul teatro, nel teatro e fuori dal teatro. Non un teatro qualunque, ma il teatro Koreja di Lecce che ha ideato e dato alle stampe “Baal”, il nuovo bimestrale di approfondimento o, come lo definisce il direttore Salvatore Tramacere, una “guida per spettatori distratti”.

 

Sta tutto in un foglio, quattro facciate, ben curate, che condensano attraverso le penne di Paola Pepe, Iole Zaccaria e Alessandro Cappilli (coordinamento editoriale di Gabriella Vinsper e il progetto grafico di BigSur.it) tutto il mondo di Koreja distribuito gratuitamente in teatro ma anche in bar, locali, musei, tattoo shop e altri luoghi della cultura di Lecce. Interviste, sguardi critici, storie, curiosità, consigli di lettura e cinematografici, segnalazioni: sono finestre che permettono di guardare dentro una realtà complessa che da quasi quarant’anni arricchisce il patrimonio culturale della città con la sua proposta artistica ricercata e innovativa. Baal la racconta con i diversi linguaggi con cui è possibile parlare di teatro sia sulla carta, come la rubrica “Il teatro illustrato” di Francesco Siliberto che presenta, a fumetti, uno spettacolo in cartellone, sia su altri dispositivi, tramite Qr code che collegano a contenuti digitali, dalla “biglietteria” a Spotify, dove si possono ascoltare playlist , come il “Baal” di David Bowie o “Proscenio”, il podcast firmato Koreja.



 

Una guida per esplorare il microcosmo del palcoscenico ma anche per andare oltre. Un modo per accompagnare i lettori/spettatori dietro le quinte per conoscere i tecnici e agli operatori che curano ogni parte di questa grande macchina. Tra loro Mario, responsabile tecnico che racconta del suo lavoro, ultraventennale, ad allestire gli spettacoli ia Lecce e in giro per il mondo. Uno spazio è dedicato al quartiere che ospita i Cantieri teatrali, Borgo Pace, con i luoghi che connotano la sua identità, legati ognuno a suo modo al Teatro: dal Parco dei colori, tra giostre e sedute che fanno comunità, al Salone di bellezza di Sabrina, dove sono nate nuove idee e progetti.

 

Il periodico è pensato per un pubblico giovane e anche un po’ ribelle, come il personaggio che lo ha ispirato e da cui trae ispirazione: “Baal è il giovane poeta ribelle di Bertolt Brecht che non conosce compromessi e vive con sconsiderata passione la sua impetuosa essenza. Una figura a cui il Teatro Koreja è particolarmente legato per aver messo in scena Brecht's Dance. La danza del ribelle in cui Raiz degli Almamegretta interpretava le ballate di Kurt Weill tradotte, tra provocazione e disincanto, in una lingua fisica come quella napoletana”, spiegano gli ideatori.

 

“Baal è un testimone in movimento, in trasformazione”, aggiunge il direttore Salvatore Tramacere, “più che nella pubblicità costosa e illuminata, ho sempre creduto nella forza potentissima del passaparola, una forma di responsabilità unica e privilegiata che si basa sulla connessione emotiva e sull’esperienza personale. Sei tu dunque, il nostro ambasciatore, il nostro messaggero. Tu sei il nostro Baal”.

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