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Nel Salento metafisico di Chicca Lopez

L'ultimo romanzo di Gabriella Genisi ci trasporta in un Salento di sole e di acqua salata, di misteri e pietra morbida. Un cold case da non perdere, in compagnia del maresciallo Chicca Lopez.

santacroce
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Il rombo di una moto, il profumo dei frutti di mare, un’intensità difficilmente eguagliabile: il maresciallo Chicca Lopez è tornato. E questa volta, dopo le fascinazioni delle “màcare” e le tristezze adolescenziali della Lecce bene, è alle prese con un cold case bollente, una storia di fantasmi e intuizioni che fanno paura, di putti e rosoni barocchi, di scalpellini maledetti e poeti dimenticati.

Mentre la collega vicequestore Lolita indaga tra le piazze e i vicoli di Bari vecchia, Chicca Lopez, a bordo della sua Bonneville, attraversa un Salento magico, una terra da sogno, “una delle litoranee più belle d’Italia, con scenari extraterrestri, scogliere a strapiombo, torri costiere e piccoli porti nascosti”. Tra casematte e menhir, calette sperdute e campanili stregati, straniti paesini griki e serenate d’un tempo, il maresciallo insegue il ricordo di una femmina “cresta” e i suoi amanti, ammaliata da una “luce assoluta, divina a tratti, talvolta metafisica”, scrostando la patina del tempo da esistenze che sembrano consumarsi “a poche centinaia di metri dal resto del mondo” e “famiglie tentacolari del Sud: madri, nonne, zie, cugine, prozie”, che pure non proteggono da atroci femminicidi.

Chicca Lopez, contro tutti e tutto, si getta a capofitto in un’indagine eccitante che, dal sontuoso carnevale di pietra di Santa Croce a Lecce, la porta “‘a n’culu allu mundu o al principio del mondo. Dipende da dove si guardano le cose”, ma anche nel cuore di un dolore antico, intimo e nascosto. Genisi firma ancora una volta una dichiarazione d’amore al Salento, terra amara, di “sangue, sudore e rabbia”, stravolta dall’esplosione nevrastenica del turismo, dalla corsa al metro quadro con affaccio sul mare, dipingendone le tinte chiare e quelle più fosche.

Con una scrittura piacevole e immaginifica, conduce a fare una passeggiata tra luoghi e per- sone amiche, dalla libraia Michela dell’Idrusa alle fantasie di Girolamo Comi e Salvatore Toma, dalla spiaggia della Punticeddha alle Orte fino a quello specchio di colori della cava di Bauxite, dove forse si cela qualche indizio. “Il Salento avrebbe sentito parlare a lungo del maresciallo Lopez”. Ci auguriamo vivamente che sia così.





GABRIELLA GENISI

LA REGOLA
DI SANTA CROCE PP. 248, EURO 16 NERO RIZZOLI







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