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L'amore che va, l'amore che resta
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Nasce nell’abbraccio e, soprattutto nel bacio, tra Luca e Maria Giulia la storia del nuovo libro del leader dei Negramaro. Nel loro ballo d’amore che scavalca un’estate di pensieri bui e illumina d’amore il corridoio di una scuola, al rientro delle vacanze. Una storia che rischiara i loro occhi prima di svanire nel buio di una galleria, a bordo del Rapido 904, perso nella famigerata “Strage di Natale”. Era il dicembre del 1984. La fine di tutto, e l’inizio di tutt’altro per Luca, perso tra i grattacieli della Grande Mela e nel sorriso burbero di Miles Davis.
C’è l’amore per la musica di Giuliano Sangiorgi, nella storia come nel ritmo della narrazione, ci sono, tra le righe, i versi di Fabrizio De André e di Lucio Dalla, c’è, nella storia, uno dei lenti più ballati in quegli anni, “Eyes without a face”, c’è il vocione e il ghigno di Billy Idol e ci sono le canzoni di Festivalbar. C’è “Amore che torni”, la canzone d’amore scritta da Luca per la sua Maria Giulia, che riempie di lacrime prima lei, e quindi il mondo di lui, diventato celebre musicista tanti anni e una vita dopo. Riempie, infine, la tasca di una giacca sdrucita e gli occhi colmi d’amore di un padre, muto e perso, ma mai arreso.
GIULIANO SANGIORGI
IL TEMPO DI UN LENTO
PP. 184, EURO 17 EINAUDI