È questo il tempo delle cattedrali, quelle che si ergono con tenacia e fiducia nel futuro, quelle che, in mezzo a un deserto, indicano la direzione e la via. È stata inaugurata ieri la sontuosa cattedrale verde, frutto del secondo atto del progetto La Terra Matta a cura del Parco Paduli, che coltiva l’arte dell’immaginazione per ridare forma e senso a un paesaggio, quello salentino in generale e delle terre di mezzo tra San Cassiano e Nociglia in particola, devastato dal fenomeno xylella e anche dall’emergenza incendi.
“Durante La Cattedrale Verde abbiamo avviato una riflessione collettiva sull’abitare sostenibile inteso come diritto di tutti gli esseri, umani compresi, a condividere lo stesso pezzetto di terra. Abbiamo iniziato il workshop di land art con un’escursione a piedi nel Parco per svelare le leggi che regolano i rapporti tra gli artefatti, come rifugi, le tane, i nidi, e la natura che li circonda, i pericoli e le minacce che gli esseri animati e non che li abitano corrono tutti i giorni”, raccontano gli organizzatori.
È una trama fitta fitta di rami intrecciati, ha le forme sinuose di una cupola e una guglia che svetta verso l’alto, la cattedrale, un luogo simbolico quasi, di riconciliazione tra l’uomo e la natura, un rifugio interamente autocostruito, dove ci si sente accolti e parte integrante del bosco.
