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Io sono la bestia - Il pulp salentino

L'esordio narrativo di Andrea Donaera

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Cipolle tagliuzzate. Avevano sempre quell’odore le mani della moglie di Mimì, boss locale della Sacra corona unita, e lui non ne poteva più di quell’olezzo “di queste case di questi paesi”, dove c’è sempre lo stesso odore, di cucine “tutte pulitissime e puzzolenti”, di quell’appartamento in città, di quella figlia che ormai non è più sua, perché lui non riesce più a essere padre, né marito, da quando il primogenito, Michele, è saltato giù dalla finestra, lasciando un biglietto d’addio.

“Da adesso in poi la vita di quel padre sarà un’altra vita”. E allora Mimì dice basta, “e Mimì pensa che li ammazza tutti, se non se ne vanno da lì, se non lo lasciano da solo”, chiude gli occhi e ritorna “bestia”, trascinando in un vortice di violenza inarrestabile tutti coloro che gli orbitano intorno. In nome di Michele, che ha avuto il coraggio, prima di lui, di concedersi quel “colpo di grazia”, quella fine scelta e conquistata con un volo dall’ultimo piano.

Andrea Donaera, classe 1989, nato a Maglie, cresciuto in riva allo Jonio e oggi residente a Bologna, attivissimo sulla scena culturale, non solo locale, direttore artistico del festival letterario Poiè di Gallipoli, dopo la poesia, approda al suo primo romanzo, inscenando un vero e proprio “pulp” salentino, un esordio narrativo avvincente, dove la vita ordinaria di una famiglia del Sud diventa un “presepe di statuine rotte”, un gruppo di persone ritrovatesi insieme per caso, sulle quali incombe l’ombra della criminalità organizzata, le sue logiche prive di senso, i suoi eccessi di violenza, eseguiti solo per soddisfare gli sbalzi d’umore del capo.

La lingua della poesia, familiare all’autore, viene in soccorso per tingere di aulico una storiaccia del Meridione, per iniettare una dose di umanità a personaggi ormai svuotati di senso e di avvenire, in un magistrale tessuto polifonico, uno stile psichico, ritmico, impastato al dialetto, che amalgama sporcizia dell’anima e sogni d’adolescente, ferocia e timidezza, brutalità e innocenza.

Andrea Donaera. Io sono la bestia. Io sono la bestia. PP.227, EURO 16. NN EDITORE

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