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Gennaio, a Porto Cesareo è tempo di beach rugby

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La sabbia finissima di Porto Cesareo, una palla ovale, la grande famiglia del rugby salentino e il mare trasparente a fare da sfondo a una giornata di sport e passione. Non è la descrizione di un evento estivo della prossima stagione agonistica, ma quella del primo appuntamento dell’anno con il beach rugby. Fuori dai campionati, fuori dagli stadi, lontano dalle classifiche e da competizioni calendarizzate: domenica 2, nel tratto di spiaggia del lido “Le dune”, c’è spazio solo per una mattinata dedicata a una disciplina che solitamente si pratica nei mesi più caldi dell’anno, che diventa invece insolita protagonista di un evento straordinario, nel pieno delle festività natalizie.

“Il primo beach rugby dell’anno” esordisce alle 9.30 proprio nel tratto di costa dove nel 2006 si era affacciato per la prima volta nel Salento, mettendo le basi per la nascita della Magna Grecia Beach Rugby Cup, e da dove mancava da ben 13 anni. Tutti sono protagonisti: tesserate e tesserati delle società Appia Rugby Brindisi, Salento XV Trepuzzi, Treputium rugby, Salento Old rugby, Salento rugby Lecce e Messapi rugby di Alessano, ma anche chi una squadra di riferimento non ce l’ha, e vuole semplicemente cimentarsi nel gioco della palla ovale.



È un torneo amatoriale del tutto ‘fuori stagione’, che coinvolge le realtà rugbistiche da Brindisi in giù, a partecipazione gratuita” spiega Fabio Manta, presidente del sodalizio leccese. “Tutte le società si sono fatte promotrici di questa manifestazione che intende soprattutto essere di buon auspicio in vista di una ripartenza vera dello sport dopo un anno a singhiozzo, con continue chiusure e riaperture. Volevamo fortemente ricominciare da una disciplina che era in grande crescita quando il Covid ha fermato gli sport di squadra. E per attirare l’attenzione e incuriosire non potevamo organizzare una partita su un qualunque campo fangoso della provincia, dove si gioca di solito in questo periodo. Era necessario puntare su un posto e una data decisamente eccezionali”.

Un ossimoro sportivo, il rugby in spiaggia a gennaio, che si può già definire unico. “Ci avevamo provato a gennaio del 2017: l’evento saltò, non per una pandemia ma per la fortissima nevicata che tutti sicuramente ricordano. Questa volta non ci dovrebbe essere la neve: farà certamente freddo, ma giocare a rugby scalda il cuore, per questo noi non temiamo le temperature rigide”.



Si parte con incontri open femminili e maschili per giocatrici e giocatori dai 16 ai 99 anni, a scopo dimostrativo. Come sempre, le squadre sono composte da 5 elementi (e massimo 7 in panchina, con cambi volanti) e si giocano due tempi da 5 minuti su campi 25x30 metri. Alle 11 viene coinvolto il pubblico presente, che può sperimentare l’adrenalina (e la fatica) di giocare sulla sabbia, mentre a mezzogiorno, a palla ovale ferma, il consueto terzo tempo. Con i volontari dell’Avis a bordo campo per sensibilizzare sulla donazione di sangue…e offrire a tutti un tè caldo.

Il post partita è anche l’occasione per rendere omaggio ad Andrea Santoro, ex dirigente e giocatore della Salento rugby, scomparso prematuramente. A lui è dedicata la manifestazione e una sorpresa per i partecipanti, da scoprire solo di fronte alle acque azzurre e gelide di Porto Cesareo.

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