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Tourists for Future: il turismo del domani è lento e sostenibile

Tre mesi, cinque viaggiatori, venti regioni: Tourists for Future, il progetto per ripartire a passo lento, e sostenibile, alla scoperta dell'Italia.

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Cinque viaggiatori, novanta giorni, venti regioni, dal Sud Italia a Bergamo, a passo lento e, soprattutto, sostenibile. L'Italia riparte dal turismo, quello di qualità, che assapora la cucina locale, che coinvolge operatori e strutture del posto, che si ferma ad annusare il profumo del bosco e quello del mare. Si chiama Tourists for Future, l'ambizioso progetto di turismo sostenibile che passa anche dalla Puglia, per ridare vita a un'economia messa in ginocchio dall'emergenza sanitaria legata al Coronavirus, ma soprattutto per ripensarla, immaginarla in maniera nuova, più rispettosa dell'ambiente e delle comunità locali, meno rapida e più attenta alle peculiarità del paesaggio e della cultura italiana.

Una vera e propria sfida green, che punta a Bergamo, città simbolo della gravissima crisi sanitaria, ma parte dal sud del Paese, attraversando anche la Puglia, lungo un tratto della via Peuceta del Cammino Materano: Gravina di Puglia, Altamura, Santeramo in Colle, una passeggiata nel verde del Parco dell'Alta Murgia e, infine, Bari, prima di ripartire alla volta del centro Italia.

Il team di viaggiatori è formato da Valentina Miozzo, travel blogger e consulente per il turismo sostenibile, le guide ambientali escursionistiche Cristiano Pignatoro e Mauro Cappelletti, la fotografa e guida ambientale Stefania Gentili, e da Francesco Quero, musicista e navigatore. Tutti operatori turistici all'estero, oggi rimasti senza lavoro a causa delle recenti disposizioni ministeriali in materia di spostamenti internazionali, che hanno deciso di non lasciare lo zaino appeso al chiodo e di rimettersi in viaggio.

Ph. Stefania Gentili

Patrocinato dall'Associazione europea Vie Francigene e dall'Associazione Italiana Turismo Responsabile, il progetto, senza scopo di lucro, nasce con l'intenzione di raccontare l'Italia, attraverso uno storytelling quotidiano sui social media, attraverso gli account Facebook e Instagram del progetto, dove a parlare saranno sì i viaggiatori, ma anche gli operatori turistici coinvolti, dalle masserie agli agriturismi, dalle guide locali alle trattorie, per dare voce a piccole realtà, luoghi, comunità investite dal silenzio di quest'ultima tragica primavera.

Narrare "l'Italia autentica, pronta ad uscire da un periodo di sofferenza più forte di prima, e pronta a ripartire dal turismo ambientale, locale e sostenibile", questo lo scopo del progetto, che intende mostrare una strada, fare da apripista e accendere i riflettori su un tipo di turismo "slow", a passo d'uomo, che si muove a piedi, in treno, in bici e in barca, nel pieno rispetto dei luoghi e delle persone.

Ph. Stefania Gentili

È possibile sostenere il progetto Tourists for Future, partecipando alla raccolta fondi, il cui ricavato sarà utilizzato per finanziare la reforestazione in Italia, come compensazione delle emissioni di anidride carbonica relative ai pochi spostamenti previsti in traghetto e furgone.

La partenza è prevista per il 1° luglio. Buona strada, viaggiatori.

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