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Strisce di storia, barocco e colori

Una storia, la nostra, da leggere tutta d’un fiato. Leo e Martina a spasso nel tempo, fumetto sul passato leccese, è dedicato ai piccoli lettori, dagli 11 anni in poi, ma si fa apprezzare anche dai più grandi.}

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La maestra ha assegnato alla classe una ricerca sulla storia di Lecce ma un improvviso, e provvidenziale, blackout di Internet mette in crisi Leo e Martina che non sanno proprio da dove attingere notizie. Andate in biblioteca! Suggerirebbe un qualsiasi “non millennial” ma i due bambini sono più fortunati e a condurli per mano attraverso i secoli che hanno lasciato segni e testimonianze, a volte labili e altre monumentali, sono quattro guide d’eccezione venute magicamente fuori dai busti di pietra di Porta Rudiae: Malennio, Dauno, Euippa e Idomeneo, i fondatori di Lecce.

Il viaggio ha dunque inizio alla scoperta della storia cittadina e tra le pagine di “Leo e Martina a spasso nel tempo”, fumetto realizzato dall’assessorato alla Pubblica istruzione del Comune e distribuito gratuitamente in 2500 copie per poi essere destinato alla vendita. Rivolto ai lettori dagli 11 anni in su, il volume, iniziativa editoriale nata dalla biblioteca l’Acchiappalibri, è un vero “toccasana” anche per i leccesi adulti, perché la storia della città, oltre che appassionante, è raccontata con perizia grazie alla consulenza storica della professoressa Rosanna Basso, docente di Storia presso l'Università del Salento. Ai fumetti, invece, ci hanno pensato, tra gli altri, gli illustratori, i fumettisti e gli sceneggiatori della scuola di fumetto Lupiae Comix.

Il risultato è un lavoro di pregio, “atomico”, direbbe il piccolo Leo, ricco di dettagli, curiosità, aneddoti e, naturalmente, di quella storia della quale di solito si ha una visione vaga e frammentata. Tra periodi di splendore e secoli bui, dall’antica Rudiae alla dominazione francese, passando per il flagello della peste, l’invasione turca, interdetti e scomuniche, la città cambia sotto gli occhi dei ragazzi e i mutamenti, di secolo in secolo, hanno la voce e le fattezze dei rispettivi personaggi del- l’epoca. Si incontrano così, scorgendone persino la personalità, l’affabile Tancredi d’Altavilla, la malinconica Maria d’Enghien, il rassicurante Gian Giacomo dell’Acaya, l’estroso Giuseppe Zimbalo e, ancora, Sant’Oronzo, Giovanni Antonio Orsini del Balzo, Gabriele Ricciardi, Giuseppe Cino, Gaetano Stella, Cosimo De Giorgi e, in ultimo, seduto a uno dei tavolini dello storico Gran Cafè Buda, “l’usignolo del bel canto” Tito Schipa. Una storia, la nostra, da leggere tutta d’un fiato.





AA.VV.

LEO E MARTINA
A SPASSO NEL TEMPO LECCE A FUMETTI

PP. 126
EDIZIONI GRIFO








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