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Patrick Zaki, presto cittadino leccese
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Patrick Zaki, da un anno, è in carcere in Egitto solo per aver espresso sui social le sue opinioni politiche, non in linea con il regime egiziano e per il suo attivismo per i diritti civili. Una detenzione ingiusta che ha mobilitato cittadini, studenti, associazioni in Italia e nel mondo con diverse iniziative. Da Lecce è partita la campagna di comunicazione sociale “Free Patrick Zaki, prisoner of conscience” ideata e promossa da Conversazioni sul Futuro, ‘Poster for tomorrow’ e Amnesty International Italia. I manifesti vincitori del concorso stanno rivestendo i muri di molte città, tra cui Lecce, aderendo così idealmente alla richiesta di scarcerazione immediata. Una mobilitazione che vede unite le forze politiche in Consiglio e, aggiunge Salvemini “sono sicuro che la proposta di concessione della cittadinanza onoraria potrà trovare unanime adesione come avvenuto nelle altre città italiane. Quella per il rispetto dei diritti umani, infatti, è una battaglia che non ha colore politico.”
La speranza del Sindaco, oltre a quella della immediata scarcerazione, è che si possa fare un ulteriore passo: “che il prossimo governo possa valutare attentamente il conferimento della cittadinanza italiana a questo giovane ricercatore, con la conseguente acquisizione dei diritti connessi, e possa adottare tutte le iniziative diplomatiche necessarie per giungere alla liberazione”