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Leggere per gli altri. I volontari che leggono per disabili, anziani e malati

LaAV-LecceWEB
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Si dona la propria voce per far sentire quella degli altri. Leggere ad alta voce è una pratica semplice ma di profondo valore sociale. Si regalano momenti di benessere a chi vive in situazioni di disagio, si portano le storie ai margini, dove i destini sembrano già scritti, rassegnati al fatto di non essere ascoltati. Nel Salento c’è una rete di volontari per la lettura ad alta voce che legge nei centri diurni per disabili, negli ospedali, nelle case protette per anziani, nelle scuole. Sono i soci di LaAV–Letture ad Alta Voce, un movimento che conta a livello nazionale 700 persone distribuite in 40 circoli e fa capo all’associazione Nausika di Arezzo, che da oltre dieci anni promuove la lettura come strumento di inclusione sociale.



Due i circoli su lecce: LaAV Salento, fondato nel 2016 e, il più recente, LaAV Lecce nato in piena pandemia, sin da subito molto attivo nei servizi di lettura non in presenza, in attesa di poter entrare negli ospedali, nelle scuole e nel penitenziario, a Borgo San Nicola. Del resto il Covid non ha fermato i volontari che, in piena emergenza, hanno registrato ore di lettura per l’online “ma quello che ci manca di più è la festa”, dice Martina Calò, libraia di Calimera e coordinatrice con Lorena Luperto del circolo LaAV Salento .”Dopo aver letto, non facciamo attività laboratoriali”, continua, “ma trascorriamo del tempo insieme, nella convivialità, spesso facendo merenda”.

LaAV Salento presta servizio nei centri diurni per disabili, nelle case di cura per gli anziani ma si dedica anche alla promozione della lettura nelle scuole e nelle biblioteche. “Si entra nella routine quotidiana di queste persone in punta di piedi”, racconta Martina, “la lettura non è invadente e aiuta a superare le difficoltà, soprattutto quando l’approccio risulta più ostico. È capitato che qualcuno non si sia fermato fino alla fine, forse annoiato, ma è sempre tornato agli incontri successivi”. Ore di benessere, di serenità, di ascolto e condivisione in u'atmosfera rilassata: “c’è chi interviene con un aneddoto, chi si addormenta, chi legge per noi”, commenta la volontaria, “è uno scambio reciproco, riceviamo calore ed energia, torniamo a casa arricchite”. Nella scelta delle letture proposte si prediligono romanzi, se il servizio dura nel tempo, altrimenti racconti brevi. Si legge di tutto, dagli autori classici ai contemporanei, “con gli anziani preferiamo la letteratura per l’infanzia, da Gianni Rodari a Roald Dahl”, spiega Martina, “sono libri semplici che ci aiutano ad abbattere i muri al primo ascolto, ma potenti grazie alle storie narrate”.

Volontarie circolo LaAV Salento

Gianni Rodari è molto amato anche dagli ospiti di un centro per disabili di Monteroni, dove i volontari di LaAV Lecce sono riusciti a prestare servizio, a distanza e con le mascherine: “Sono felici di stare con noi, ci aspettano”, racconta Giovanni Maria Scupola, coordinatore del circolo leccese, “la lettura li fa sentire accolti. Dopo aver letto c’è chi disegna, chi invece racconta qualcosa di personale". Anche Giovanni testimonia la ricchezza di questa esperienza per chi ha già un’indole da lettore: ”Ogni volta si legge due volte: per chi ascolta ma anche per noi stessi”. Si riceve più di ciò che si dà.

Sino a sabato 28 è online il Seminario nazionale di formazione di LaAV, laboratori narrativi, incontri e molti ospiti aperti a soci, curiosi e agli appassionati che desiderano dedicare del tempo agli altri.

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