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Il MArTA vince il premio "Gianluca Spina" per l’innovazione digitale

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Un anno fa, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto inaugurava la nuova piattaforma digitale, tappa di un progetto scientifico-culturale più ampio di rinnovamento e valorizzazione, il “MArTA 3.0”, a cura della direttrice Eva Degl’Innocenti. Oggi, grazie a quel progetto, il MArtA porta a Taranto il prestigioso premio “Gianluca Spina”, assegnato dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano e dall’Associazione Gianluca Spina. Si tratta di un riconoscimento importante per le istituzioni culturali italiane che abbiano realizzato progetti di innovazione digitale significativi, nei processi interni e nell'offerta al pubblico.

Dalle innovazioni tecnologiche per il back-office al tour virtuale 3D, dall’artigianato creativo e digitale del Fab Lab del Museo (il MArTA Lab) alla digitalizzazione di oltre 40 mila reperti in open data e open source, la premiata "rivoluzione digitale" in atto al Museo di Taranto investe ambiti diversi. Si sta lavorando anche a un nuovo allestimento, un percorso espositivo (all’interno dell’esistente) che sarà valorizzato da contenuti immersivi e di intelligenza artificiale, nonché con la nuova hall del Museo.

“Il valore del progetto che oggi è stato premiato potrebbe racchiudersi nelle parole del grande archeologo italiano Riccardo Francovich” commenta la direttrice del Museo Eva Degl’Innocenti, “uno dei grandi maestri dell’archeologia mondiale, che diceva: “l’archeologia non serve solo a comprendere il passato ma a costruire il presente e il futuro”, richiamando anche il payoff del MArTA “Past for Future”.

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