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E festa sia: il Salento reclama la sua festa patronale

Questo pomeriggio, dalle 19, in tutte le piazze del Salento, il flashmob in musica per reclamare il ritorno e il via libera all'organizzazione della festa patronale.

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"Domenica, saremo in piazza perché non vogliamo rinunciare alle nostre tradizioni". Bande, fuochisti, maestri paratori, street band, sbandieratori e gruppi folk. Sono attesi in piazza, in tutte le piazze salentine, gli operatori e gli addetti ai lavori del comparto festa patronale in Puglia, per manifestare, in musica e in allegria, ma con la serietà, e la ragionevole impazienza, di un settore costretto a restare fermo mentre tutto, lentamente e con le dovute precauzioni, sembra aver ripreso la vita normale.

“Se nei giorni scorsi abbiamo evidenziato l’importanza di una time line apposita per consentire agli operatori del settore di organizzarsi al meglio”, ha sottolineato Graziano Cennamo, presidente di PugliArmonica, tra le associazioni aderenti al flahsmob, “oggi è il momento di scendere in piazza e ricordare ai cittadini e alle istituzioni la bellezza delle nostre tradizioni e del folklore di Puglia”.

Un settore che protesta e, dopo i primi timidi tentativi e qualche ben riuscita prova tecnica, reclama a gran voce il via libera per l'organizzazione delle feste patronali, importanti appuntamenti di devozione per tutto il Salento ma anche e soprattutto fonte di lavoro e sostentamento per circa 40.000 operatori del settore.

L'appuntamento è alle 19 in tutte le piazze salentine, per esigere il ritorno delle tradizioni, soprattutto in vista della stagione estiva imminente. A Lecce, il flashmob si terrà in piazza Sant'Oronzo, con la partecipazione della banda cittadina di recente "ricostituzione", lo storico concerto bandistico "Nino Farì".

 

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