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Con la primavera, si aprono le finestre al teatro

Ippolito Chiarello e la rete internazionale Usca, le unità speciali di continuità artistica, inaugurano “USCireA PRIMAVERA”, il festival che porta il teatro teatro a domicilio in Italia e nel mondo, dal 21 al 27 marzo}

Ippolito-Chiarello
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È tornata un’altra primavera, ma per il teatro, l’inverno sembra non finire mai. L’annuncio del ministro della Cultura Dario Franceschini che prospettava la riapertura di cinema e teatri per il 27 marzo, per le regioni in zona gialla, è sfumato con l’ultimo decreto che ha colorato di nuovo l’Italia di rosso e arancione. Ma c’è chi, ancora una volta, non si arrende e mantiene viva la speranza, la cultura e anche la pazienza, continuando a fare semplicemente il proprio mestiere. Sono gli artisti della rete internazionale Usca, le unità speciali di continuità artistica, fondata dall’attore salentino Ippolito Chiarello (Nasca Teatri di Terra), che dall’inizio di dicembre portano il teatro a domicilio in tutta Italia.

Così con l’arrivo del nuovo sole, la rete si compatta e lancia “USCireA PRIMAVERA” un festival simbolico come le date scelte per la programmazione degli appuntamenti: da domenica 21, primo giorno di primavera, la stagione della rinascita e di una rinnovata energia, a sabato 27, Giornata mondiale del teatro, che doveva essere anche quella della riapertura. “Consapevoli della gravità della situazione abbiamo deciso di lanciare comunque questa iniziativa internazionale ”, spiega Ippolito Chiarello, “per essere utili a superare questo momento di scoramento e far sentire la presenza degli artisti ancora in questo momento di difficoltà. Semplicemente un atto di servizio.”

Ippolito Chiarello

Dalle finestre, sui pianerottoli o i cortili condominiali si assiste agli spettacoli, “consegnati a domicilio” nel rispetto delle norme necessarie alla protezione dal contagio senza rinunciare all’arte: “Siamo convinti che vicino alle notizie cattive ci debbano essere dei segni, delle azioni e delle parole di bellezza” aggiunge l’attore, “faremo di tutto per regalare la nostra presenza, in assoluta sicurezza. Aiutiamo, nel nostro piccolo, ad alleviare questa nuova necessaria clausura forzata.

Un festival che vuole essere anche un invito al pubblico a tornare a teatro quando sarà possibile farlo e un richiamo alle istituzioni a sostenere in modo strutturale una futura difficile “riapertura”. Un atto per ribadire anche, che questa azione di prossimità, continuerà anche dopo questo periodo difficile, come azione di accompagnamento e diffusione della cultura teatrale.



L’idea di Ippolito Chiarello, di aggiungere la formula "delivery" al suo barbonaggio teatrale, è stata anche un mezzo per rimettere in moto l'arte e sottolinearne l'importanza per la collettività, in un momento d'emergenza e di totale chiusura dei luoghi culturali. Ha costituito sicuramente, accanto ai bonus, assolutamente necessari, un’integrazione per il sostentamento di molti artisti, costretti da mesi a casa senza lavoro. “Non è stata e non è però un’azione disperata, non è animazione teatrale, non è facciamolo strano, è il nostro lavoro” dicono gli artisti della rete.

Per prenotare uno spettacolo nella settimana dal 21 al 27 marzo e sostenere il lavoro degli attori, consultare il sito www.ippolitochiarello.it/usca-unita-speciali-continuita-artistica/ con i link a tutte le USCA sparse sul territorio nazionale e internazionale.

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