È partito il secondo step della mobilitazione pubblica promossa dal gruppo “Salviamo gli ulivi del Salento”, chiamando a raccolta fotografi, documentaristi, video-maker ma anche semplici cittadini e proprietari terrieri per fare il punto sullo stato di salute della terra, raccontare lo scempio dovuto alla desertificazione e agli incendi, ma anche e soprattutto le buone pratiche di rigenerazione rurale.
Sì perché nonostante il tragico bollettino settimanale, nonostante i dati terribili che vedono la provincia di Lecce tra le prime in quanto a consumo di suolo, ci sono anche polmoni verdi che resistono, uliveti in ottima salute curati dai proprietari terrieri, orti ricchi e generosi, boschi ancora vergini, o terreni violati e arsi che si riprendono lentamente.
Si chiama “Neg-Azione”, il progetto collettivo e partecipato di mappatura visiva delle aree rurali salentine ferite da disseccamento degli ulivi, abbandono e incendi, ma anche delle aree di resilienza e dei progetti di rigenerazione degli uliveti portati avanti negli utlimi anni. “Un progetto che vuole spingere istituzioni e società civile a passare dalla Negazione del problema, all’Azione volta a cercare nuove soluzioni”, dicono gli organizzatori, “un’iniziativa che parte dai dati, fondamentali per lettura della realtà”. Un’iniziativa aperta a fotografi professionisti e amatoriali disponibili a contribuire a titolo volontario e gratuito alla mappatura geolocalizzata, che sarà consultabile gratuitamente (a questo link si trovano regolamento e modalità di partecipazione).
La chiamata… agli obiettivi è già attiva da poco più di una settimana e ha portato a una prima raccolta di materiale messo insieme nel lavoro audiovisivo “Brucia la terra”, proiettato in serata, alle 22.30, a Corigliano d’Otranto in occasione del Festival del Cinema del Reale.
Per assistere alla proiezione, è obbligatorio richiedere il biglietto online.