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Con l'adorata "Carmen" e un omaggio a Caruso: al Politeama si saluta la Lirica

Due recite e un concerto lirico sono gli ultimi appuntamenti della Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce

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Giunge al termine la 48esima Stagione Lirica di Tradizione della Provincia di Lecce. Dopo “Traviata” e “Madama Butterfly”, mercoledì 27 dicembre e venerdì 29 dicembre torna “Carmen”, al Politeama Greco di Lecce, quasi fosse un’amica che, periodicamente, viene a trovare il pubblico. O magari è proprio il pubblico che va a trovarla, visto che lei aleggia sul palcoscenico, padrona in casa sua, sfrontata sempre, un po’ eduardiana. Si era lasciata nel 2019, praticamente ieri considerato che l’elenco dei capolavori in lista d’attesa in quel di Lecce è evidentemente lunga. Va bene, “l’adorata Carmen” si lascia vedere sempre; va bene, in una fase di risistemazione delle gerarchie culturali il genere operistico può con umiltà ricominciare a svolgere una funzione didattica, cercarsi un nuovo pubblico, affascinare i giovani, e chi meglio di Carmen… e poi, la valenza simbolica di quest’opera risulta di un’attualità oggi persino tragica. Insomma, Carmen ha ancora da dire qualcosa, magari di ulteriore.

Allora, e proprio in ragione di questo, sorprende il fatto che andrà in scena pressoché la stessa edizione del 2019, a partire dalla protagonista, il mezzosoprano Annunziata Vestri, artista eclettica con spiccate doti attoriali, attiva da una ventina d’anni nei maggiori teatri internazionali; anche Micaela avrà la stessa interprete, il soprano pugliese Angela Nisi, mentre a cambiare sarà il ruolo di Don José, quest’anno affidato al tenore Dario Di Vietri. Ma è soprattutto la lettura scenica e registica a essere esattamente la stessa di quattro anni fa, curata da Giandomenico Vaccari sull’impianto scenografico di Pier Paolo Bisieri e con le di immagini multimediali di Leandro Summo. Insomma, una vera e propria replica a distanza; evidentemente la direzione artistica crede molto in questo allestimento, buono magari anche per le emergenze, come un Montalbano d’annata. Sul podio il maestro Fabrizio Maria Carminati, attuale direttore artistico del Teatro Bellini di Catania.

Fanno parte del cast: Floriana Cicio, nel ruolo di Frasquita; Caterina Dellaere (Mercédès), Giuseppe Esposito (Le dancaire), Andrea Schifaudo (Remendado), Michele Antonetti (Zuniga) e Francesco Samuele Venuti (Moralès).

In mezzo alle due date della “Carmen”, giovedì 28, c’è il concerto “Great Caruso”, uno dei due previsti nella Stagione Lirica, concerto he celebra il tenore nel 150esimo anniversario della sua nascita. A esibirsi sono i vincitori del concorso internazionale Tito Schipa per giovani cantanti lirici, che era fermo dal 2018. Il tenore Nico Franchini e i soprani Marina Fita Monfort e Maria Cristina Napoli sono i protagonisti dell’omaggio a Caruso insieme alla partecipazione straordinaria dei tenori Salvatore Cordella e Fabio Armiliato.

Gli artisti eseguiranno brani celebri tratti dal grande repertorio lirico di Caruso, accompagnati al pianoforte da Roberto Corlianò insieme al Coro Lirico di Lecce diretto da Vincenza Baglivo.

Per la “Carmen”, sipario: mercoledì ore 20.45; venerdì ore 18. Concerto “Great Caruso”, inizio ore 20.45. Info: 0832/241468. politeamagreco.it 

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