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We're All in the Same Dance, passi di pizzica e speranza
Tempo di lettura: 2 minuti
“We're All in the Same Dance”, suona Mauro Durante, del Canzoniere Grecanico Salentino, suona da solo, nella sua casa, e ballano in centinaia nel video realizzato da Gabriele Surdo.
https://www.youtube.com/watch?v=2MxRG0Jpdak
Vorticoso il violino del musicista leccese, leader del Canzoniere Grecanico Salentino, autore della danza e anima del progetto realizzato con la ballerina Silvia Perrone, sua moglie, e con lo stesso Gabriele Surdo.
Il mix del brano è firmato da Francesco Aiello, altro componente del CGS, che ha ricevuto il materiale registrato in condizioni e con attrezzature tutt'altro che ideali, e l'ha saputo tradurre in un suono equilibrato e appassionato, fortemente evocativo.
Un’idea, pensata e realizzata per sostenere la campagna #NessunoEscluso di Amnesty International, rivolta alle persone senza fissa dimora, più di altre a rischio di contagio da Covid-19. Tantissimi i piedi che si muovono a ritmo della pizzica “We're All in the Same Dance”, i piedi di 112 danzatori, professionisti e non, provenienti da ogni parte d'Italia, e da Spagna, Francia, Svizzera, Australia, Stati Uniti (New York, Los Angeles, Nashville, Minneapolis, Vermont e New Jersey), Lituania e India. Tutti per un’idea nata e realizzata in pochissimo tempo, grazie a un appello sui social. “Ieri, la musica e la danza esorcizzavano il veleno della Taranta”, dice Mauro Durante, “oggi, in piena emergenza coronavirus, una musica esce dai muri di una casa del Sud e attraversa il mondo. La danza diventa globale: inno alla vita, antidoto alle privazioni della clausura”.
Universale la danza, universali i diritti: da qui la scelta di sostenere la campagna di Amnesty International Italia, una campagna di firme, donazioni, mobilitazioni, comunicazione, pressione politica ed educazione ai diritti. “Nel suo passaggio dal linguaggio dell'arte a quello dei diritti, ‘We're All in the Same Dance’ significa che dalla pandemia da Covid-19 potremo uscire solo se il diritto alla salute sarà garantito a ogni persona”, dice Riccardo Nourty, portavoce di Amnesty Inyernational Italia, “se nessuno sarà lasciato indietro, se non vi saranno vite considerate sacrificabili per status, età od ogni altro motivo”.