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Una donna con le donne. Fiorella Mannoia maestra concertatrice del Concertone 2023

La 26esima edizione della Notte della Taranta affida il palco alla celebre interprete, coadiuvata dal produttore Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra Clemente Ferrari.

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I suoni della tradizione popolare si intrecciano sempre di più al pop nelle ultime edizioni della Notte della Taranta e, per la 26esima edizione del Concertone, in programma sabato 26 agosto, la maestra concertatrice è Fiorella Mannoia, una delle voci più celebri e significative della canzone italiana.

Un timbro inconfondibile, tono di velluto, che ha interpretato le canzoni di autori come Ivano Fossati, Francesco De Gregori, Massimo Bubola, e che porterà sul palco di Melpignano la sua particolare sensibilità rispetto ai temi sociali che riguardano le donne, affiancata dal produttore musicale e percussionista Carlo Di Francesco e dal direttore d’orchestra e arrangiatore Clemente Ferrari. È la quarta donna, dopo Carmen Consoli, Andrea Mirò e Madame, a dirigere l’evento clou dell’estate pugliese.

Si è mostrata molto emozionata l’artista, ricordando quando calcò il palco del Concertone nel 2016, invitata da Carmen Consoli: “È un onore e un privilegio essere stata chiamata come maestra concertatrice. Mi piacerebbe fare una Notte della Taranta al femminile, sottolineare le storie di donne. Le donne della tradizione popolare sono cantate in canti apparentemente leggeri ma che nascondevano dietro le parole grandi significati, e sulle quali ci vorremo intrattenere, storie di lavoro, di abuso, di sfruttamento. Abbiamo il dovere di preservare questa storia, perché se non sappiamo da dove veniamo non sappiamo neanche dove andiamo”

https://www.youtube.com/watch?v=2GiLR4cZuXQ&list=RD2GiLR4cZuXQ&index=2&ab_channel=NottedellaTaranta

E prosegue: “È la cultura che unisce i popoli, che ci fa riconoscere l’un l’altro, senza questo scambio culturale di cui si è nutrito il nostro Paese che è un meticciato. Noi risentiamo dell’influenza araba, spagnola, greca, noi siamo un meticciato, questo dobbiamo sottolineare, questo sarà il mio obiettivo, dando spazio alla parte percussiva, senza la quale non sarebbe Taranta. Penso che le percussioni siano l’anello che ha unito tutte le culture e allora speriamo di lavorare insieme a Carlo Di Francesco e Clemente Ferrari sotto questo profilo. Io sceglierò le canzoni che richiamano come protagoniste le donne, ma non solo, le sceglieremo insieme all’orchestra popolare, che ho conosciuto nel 2016 e ne ho constatato la bravura, la serietà e la competenza. L’aspettativa è grande e noi ce la metteremo tutta per fare del nostro meglio. Sono molto emozionata e gratificata da questo incarico, spero di essere all’altezza della situazione perché la Notte della Taranta è una cosa grande. (…) Mi rendo conto che sto per lavorare per una cosa importantissima per la Puglia e per l’Italia”.

Dopo lo straordinario successo dello scorso anno con duecentomila presenze a Melpignano, l’obiettivo è consegnare al pubblico un’opera culturale unica che sappia coniugare il passato al futuro attraverso lo sguardo delle donne.

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