Un premio alla dolcezza, in purezza
La guida de "L'Espresso" lo inserisce, quest'anno, tra i "Migliori 30 vini dolci d'Italia", "Vitae" la guida ai vini d'Italia firmata Ais, Associazione Italiana Sommelier, gli ha assegnato il massimo punteggio: quattro viti. È "Glykós, Passito Salento Igt", il primo vino passito da negroamaro in purezza della storica cantina sociale Copertinum di Copertino, nato da un'idea, o meglio da un sogno, dell'enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi, che già da un po' immaginava un prodotto con tali caratteristiche. Dopo un periodo di studio, ha iniziato la sperimentazione: era la vendemmia 2012 quando imbottigliò la prima annata. Quaranta giorni in appassimento sui graticci, macerazione a temperatura controllata e affinamento nell'acciaio, colpì sin da subito gli appassionati e ottenne presto il favore dei critici.
Un vino dolce, da meditazione, l'ideale per accompagnare i dessert, la sua amabilità è richiamata anche dal nome, "Glykós" (γλυκός) che in greco significa dolce, quasi un omaggio alla lingua parlata ancora oggi in alcune zone del Salento, e ai Greci che ne introdussero anticamente la coltivazione della vite.
Colore rosso rubino e sentori di frutti rossi maturi, ciliegia e prugna accompagnati da mirto e radice di liquirizia, al palato si presenta dal gusto pieno e rotondo.
(Laura Casciotti)