Esplode il Carnevale nel Salento. Non c’è piazza, strada o centro storico che l’ultimo fine settimana di febbraio non si lasci contagiare dalla follia colorata della festa più gioiosa dell’anno. Mascherine, carri di cartapesta, sfilate, coriandoli, trombette e stelle filanti, invadono i paesi, per un week-end all’insegna del divertimento, della più schietta tradizione salentina, senza dimenticare di lanciare messaggi legati all’attualità, sull’urgenza di salvaguardare il nostro pianeta e sulla necessità di inclusione e solidarietà, tematiche che sembrano accomunare molte delle iniziative di questa edizione 2020.
È agri-inclusivo e contadino, il Carnevale a Castiglione d’Otranto, nato dalla collaborazione tra una rete di realtà locali, dedicato alla terra e all’inclusione sociale. Organizzato dall’associazione Casa delle Agriculture Tullia e Gino, assieme alla cooperativa sociale L’Adelfia, a L’Adelfia Lab, Auser Ponte Andrano-Castiglione e alla coop. agricola Casa delle Agriculture, l’evento punta a promuovere l’educazione ambientale e agricola e soprattutto lo spirito di inclusione di bambini e ragazzi con altre abilità e provenienti da altri Paesi del mondo. Coriandoli di foglie secche, vestiti a tema e carta riciclata, fanno dei bambini gli ambasciatori di un messaggio di quanto mai necessaria sensibilità ambientale. L’appuntamento è lunedì 24 dalle 16.30 con Il Carnevale Contadino, il gioco della pentolaccia e la storia, il testamento e la sepoltura de “Lu Paulinu”.

Si sfila per l’ambiente anche domenica 23 a Corsano, dove la 38sima edizione del Carnevale del Capo di Leuca a cura della Pro Loco, sogna un mondo senza ciminiere e senza inquinamento, raccontandolo con i tre maestosi carri di cartapesta che prendono parte al corteo.
Taglia il traguardo della 40esima edizione, il Carnevale Martignanese e della Grecìa Salentina (domenica 23 e martedì 25), un compleanno speciale, festeggiato sempre all’insegna della solidarietà, dell’inclusione, della lotta per i diritti civili e contro ogni tipo di violenza e discriminazione. Un Carnevale che unisce modernità e tradizione, quindi, gli antichi riti di inversione e di passaggio tipici del periodo carnascialesco e le battaglie contemporanee per la cooperazione e la convivenza pacifica con l’altro. La cultura come valore assoluto, questo il tema per la 40esima edizione, che coinvolge anche le comunità di migranti accolte sul territorio con corsi, laboratori e realizzazione di maschere e vestiti artigianali, mentre un asse portante dell’edizione 2020 è il gemellaggio con le manifestazioni carnevalesche delle comunità greche di Alagonia e Nedousa, attraverso uno scambio che ospita una rappresentazione del carnevale antropologico, arcaico e pre-cristiano nella Grecìa Salentina e ospiterà una delegazione martignanese in Grecia i primi di marzo.

Solidale e popolare anche il Carnevale di Lecce, sabato 22. Tutti uguali, tutti diversi! È un inno alla bellezza della diversità, all’importanza di salvaguardare e comprendere le differenze, che ci fanno tutti unici e tutti umani, la sesta edizione del Carnevale popolare, organizzato dall’associazione Baraonda a Lecce nella zona 167, per vivificare e coinvolgere tutte le frange della comunità, con una vera e propria festa di quartiere, con mascherine, musica e artisti di strada.
Nel solco della tradizione, ritornano i carri di cartapesta nel Carnevale di Gallipoli, grandi assenti della scorsa edizione, insieme alla maschera tipica della Città Bella, “lu Titoru”, che muore strangolato da una polpetta. Domenica 23 e martedì 25, sfilano dieci gruppi mascherati, provenienti da Gallipoli e dai paesi vicini, e i maestosi giganti di carta confezionati negli atelier del posto, lungo il percorso che ritorna quello di un tempo, ovvero la discesa, e non più la salita, su Corso Roma, con arrivo nei pressi del grattacielo, alle porte della città vecchia.

La sfumatura di un velo, il taglio di una balza, il colore di una stoffa. A Supersano, paese noto per la tradizione della produzione sartoriale, si lavora da mesi negli atelier per il 40esimo compleanno del Carnevale, tra i più ricercati e sofisticati in tutto il Salento, per la qualità dei costumi, tutti di preziosa fattura artigianale, la bellezza delle coreografie e l’originalità dei travestimenti. In occasione delle 40 candeline, si sfila domenica 23 e martedì 25.
Sono i giovanissimi creativi del liceo artistico “Nino Della Notte” a Poggiardo ad aver preservato la tradizione del Carnevale e a modellare i giganti di cartapesta che sfilano per le vie cittadine domenica 23. È il sindaco in persona a consegnare le chiavi della città a re Boiardo e regina Messapica e, per tutta la durata del Carnevale, il paese si muta in una sorta di “Corte dei Miracoli”, tra mascherine, carri allegorici, musici, artisti e sbandieratori.
Non manca il consueto défilé delle maschere tradizionali salentine, “lu Sciacuddhuzzi” ad Aradeo, “lu Masciu” a Tricase, “lu Paulinu” a Castro, “lu Scarpalau” a Monteroni di Lecce, per un Carnevale schiettamente popolare, ispirato ai personaggi di una volta, un ultimo momento di follia e spensieratezza prima dell’arrivo delle Caremme quaresimali.