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Porto Cesareo: il museo di biologia marina nel progetto nazionale Museintegrati

Il Museo di Biologia Marina di Porto Cesareo è tra i 10 musei partecipanti al progetto nazionale sperimentale sulla transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile.

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Ci sono i coralli, la collezione malacologica, l'algario, la collezione "Giangrande" degli Anellidi Policheti, la Sala dello Squalo Elefante, la Sala della Pesca e tanto altro. È un piccolo grande scrigno di tesori, anzi di uno dei tesori più grandi del Salento, quello della biodiversità marina, il Museo di Biologia marina “Pietro Parenzan” dell’Università del Salento, a Porto Cesareo, che rientra tra i dieci musei naturalistici parte della sperimentazione nazionale del progetto “Museintegrati” per la promozione di buone pratiche di sviluppo sostenibile locale.

Un traguardo importante per il museo, rientrare nel progetto che risulta vincitore del bando del Ministero della Transizione Ecologica per la promozione delle attività a supporto dell’attuazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, di cui il Museo delle Scienze di Trento è il museo proponente e responsabile. "La partecipazione del Museo di Biologia Marina al progetto Museintegrati è il riconoscimento dell’impegno pluriennale dell’Università del Salento sul tema della sostenibilità ambientale e sociale nelle sue tre missioni fondamentali: la formazione, la ricerca scientifica e la divulgazione al grande pubblico", commenta il Direttore del Museo Stefano Piraino.

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"I musei possono svolgere un ruolo importante per promuovere l’alfabetizzazione scientifica", continua Piraino. "Nel nostro caso, la conoscenza e la consapevolezza della crisi ambientale globale nel grande pubblico, coinvolgendo cittadini di ogni età verso un impegno quotidiano, attivo e responsabile, per la salvaguardia delle risorse naturali e per la sostenibilità di quella che Papa Francesco chiama molto opportunamente la Casa Comune".

La conclusione del progetto è prevista nella primavera 2022 con la pubblicazione del documento “I Musei per lo sviluppo sostenibile”, che fornirà indicazioni e stimoli per inserire i temi dell’Agenda 2030 e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo sostenibile tra gli obiettivi prioritari da perseguire dai musei italiani.

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