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Passione, innovazione e sostenibilità: i futuri germogli dell’agro-economia

A Melpignano si fa il punto sul virtuoso progetto “Semi & Fermenti”}

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Si sa, il rapporto dell’uomo con la terra è antico quanto il mondo e ha determinato la sua stessa sopravvivenza. Una relazione complicata, si potrebbe dire, nella quale la specie umana ha finito con lo sfruttare le risorse a sua disposizione, forzando quel vincolo che dovrebbe rispondere solo alle leggi della natura. L’agricoltura ha “civilizzato” l’uomo, portandolo a programmare, ingegnarsi e curare; ne ha nobilitato l’animo, attraverso quel contatto diretto che sporca le mani e apre il cuore.

L’immaginario del contadino con le mani rugose sporche di terra, pian piano, ha cominciato ad affiancarsi a una figura nuova, quella dei giovani che si appassionano alla terra e in essa riversano tutta l’audacia innovativa frutto di studio e passione. L’uno offre come doni tutta la sua sapienza e la sua tradizione, riti ancestrali, “misteriose” buone pratiche; l’altro declina tutto con la parola sostenibilità.

"Aratro creativo" ph. Gabriele Albergo

Reintrodurre le pratiche rurali come dimensione economica e didattica per la comunità giovanile è l’obiettivo di “Semi & Fermenti”, progetto di agro-economia del Comune di Melpignano, in partnership con Città Fertile, Salento Km0, Apulia Stories e Salento in campo, vincitore del bando “Fermenti in comune” partito lo scorso febbraio. Venerdì 30 settembre, “Semi & Fermenti” (progetto finanziato da Anci e presidenza del Consiglio dei Ministri), viene raccontato alla comunità, in piazza San Giorgio a Melpignano dalle 15.30, in un incontro che, a metà dei lavori, ha l’obiettivo di fare il punto sulle attività svolte, per poi procedere spediti.

Giovani in un workshop di Semi & Fermenti ph. Clara Zanoni

La strategia alla base è ricreare, attorno a Melpignano, una rete di attori rurali attenti alle nuove forme di agricoltura, innovando sia il processo sia il prodotto, avviando modalità innovative e sostenibili di produzione, distribuzione e scambio, dedicando queste pratiche agli under 35, per sfatare il luogo comune che vede l’agricoltura povera di opportunità occupazionali per i giovani, che possono invece formarsi, professionalizzarsi ed essere sensibilizzati ai temi dell’agricoltura sociale e sostenibile.

Il progetto si dipana in una rete di diverse azioni e open call, come Lab Giovani Fermenti, laboratorio di progettazione per la reinvenzione del comparto agricolo locale; gli Orti del giusto, che vedono l’assegnazione di campi pubblici a giovani dai 18 ai 35 anni per i loro progetti; il Mercato del giusto, mercati-evento a sostegno della microeconomia locale; Esperienze del giusto, con visite, esperienze e fruizione dei beni culturali locali.

Tutte le info sul progetto e attività su www.semiefermenti.it

 

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