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Ortelle in festa, tra fede e tradizione, sapori e sostenibilità

Da giovedì 20 a domenica 23, si rinnova uno degli appuntamenti più attesi, e saporiti, dell'autunno salentino

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“Colà faceasi in quel dì una fiera col concorso di tanta gente ed il barone vi interveniva in pompa magna col codazzo dei vassalli”. È quanto si legge su un inventario dell’antica Contea di Castro, redatto nel 1561, sulla fiera di Ortelle. Conta diversi secoli la Fiera regionale di San Vito, uno degli appuntamenti più attesi dell’autunno che torna da giovedì 20 a domenica 23 ottobre.

Una manifestazione capace di coniugare valorizzazione e promozione della tradizione con un modello di sviluppo coerente e sostenibile. Un tempo si aspettavano i giorni della festa per fare affari e scorte per l’inverno alle porte. Mercanti, contadini, allevatori arrivavano nel piccolo comune salentino da tutta la Puglia per scambiarsi sementi e acquistare attrezzi agricoli.

Oggi la fiera continua a svolgersi in concomitanza con i festeggiamenti per San Vito che sabato 22 entrano nel vivo con la processione delle 18, per le vie del paesino, al termine della quale si assiste alla messa nella settecentesca e caratteristica cappella dedicata proprio al culto del santo. Alle 21 l'area concerti accoglie Consuelo Alfieri e l'Ensemble di Musica popolare.

San Vito

L'evento organizzato dal Comune di Ortelle è storicamente caratterizzato da due elementi principali: la vendita della carne di suino proveniente dagli allevamenti locali e la fiera mercato della domenica mattina, con oltre 200 commercianti ambulanti provenienti anche fuori regione.

Giovedì 20 in piazza del gusto si inaugura la Fiera: alla presenza del sindaco di Ortelle Edoardo De Luca con gli interventi di Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Loredana Capone, presidente del Consiglio Regionale e Ettore Caroppo Presidente Anci Puglia. La musica per le vie della Fiera a cura dell’associazione “Amici della musica”.

All'Open space “Luigi Martano”, venerdì 21 alle 19, si parla di "Made in Puglia: un marchio da valorizzare ed esportare". All'incontro prendono parte Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia; Mario Vadrucci, presidente Camera di Commercio Industria e Artigianato di Lecce e Luigi Derniolo, presidente di Confartigianato Imprese Lecce, per discutere su azioni e idee per la valorizzare, ma anche esportare all'estero, l'inestimabile patrimonio materiale e immateriale salentino. La giornata si conclude alle 20.30 con il concerto de "i Tranieri".

Domenica 23, ultimo giorno di fiera, si chiude anche la 13esima edizione del concorso fotografico Fiera di San Vito "Luigi Martano" con la premiazione del vincitore alle 18.30.

Alla carne di maiale paesana è invece dedicata la festa. Per quattro giorni Ortelle diventa la “capitale del maiale” con i suini cresciuti dagli allevatori locali secondo un preciso disciplinare di produzione denominato Or.Vi, istituito nel 2005. L’acronimo prende il nome dalle iniziali dei due paesi (Ortelle e Vignacastrisi), che un tempo facevano parte dell’antica Contea di Castro.



La festa del maiale si apre con le “casette” degli allevatori che spalancano le loro porte e l’aria si impregna dei profumi della carne preparata in diversi modi. Da non perdere il tradizionale e saporito bollito, servito con i contorni delle verdure selvatiche di stagione, ma non si può andare via senza assaggiare la carne alla brace: “gnummarieddhi”, salsicce, costolette, costate, spiedini, capocollo. Un menu che si ripete per tutte e quattro le serate, sempre dalle 20, mentre domenica 23, si chiude all'insegna della musica popolare salentina con Antonio Amato e il suo ensemble.

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