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Miglior spettacolo dell’anno: su “Hamelin”, soffia il vento degli Eolo Awards

La compagnia salentina Factory conquista pubblico e critica con la “fiaba” ispirata a Il pifferaio magico dei Fratelli Grimm. Domenica torna in scena per festeggiare.}

Hamelin
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Una storia senza tempo, ma di arcano spessore”. È quella di “Hamelin”, lo spettacolo scritto e diretto da Tonio De Nitto, interpretato da Fabio Tinella, che dopo il favore di tanto pubblico, conquista l’Eolo Awards 2023, il prestigioso riconoscimento di teatro per le nuove generazioni promosso dal 2006 dalla rivista online Eolo. Prodotto da Factory compagnia transadriatica e Fondazione Sipario Toscana, lo spettacolo, un viaggio immersivo ispirato alla celebre fiaba "Il pifferaio magico" dei Fratelli Grimm, “coinvolgendo adulti e bambini in modo diverso su quello che accade davanti ai loro occhi anche attraverso delle cuffie”, si legge nella motivazione della giuria, “ci restituisce, in modo complesso e foriero di molteplici significati, una storia senza tempo ma di arcano spessore”.

La compagnia Factory con il premio Eolo

Un altro successo per la compagnia salentina diretta da Tonio De Nitto, già vincitrice nel 2020 con "Mattia e il nonno" di Ippolito Chiarello (sempre come miglior spettacolo), tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Piumini (prodotto con Nasca Teatri di Terra), e della menzione speciale per il teatro di figura, nel 2022, con lo spettacolo "Paloma, ballata controtempo", con Michela Marrazzi e le musiche di Rocco Nigro (prodotto con Teatro Koi). Si è svolta giovedì 4 maggio la premiazione, al teatro Bruno Munari di Milano, nel corso della 33esima edizione del Festival di teatro ragazzi “Segnali”, ed è una soddisfazione per la compagnia e per il direttore e regista, “siamo particolarmente felici per questo premio”, dice Tonio De Nitto, “’Hamelin’ è uno spettacolo tanto poetico quanto profondamente politico. Hamelin fa riflettere sul ruolo dell’artista nella società e ci racconta come il teatro e l’arte in genere abbiano un potere enorme e come la libertà sia cosa difficilissima da conquistare ma molto facile da perdere. È un atto d’amore per il teatro in tutte le sue forme, partorito in uno dei momenti più bui che si siano mai attraversati” aggiunge, rimarcando la “bellissima prova d’attore di Fabio Tinella”, ma anche la coralità della produzione, che vede la drammaturgia di Riccardo Spagnulo, musiche originali di Paolo Coletta, voiceover di Sara Bevilacqua, burattini di Michela Marrazzi, scene di Iole Cilento, costumi di Lapi Lou e luci di Davide Arsenio.

Un momento dello soettacolo

Hamelin è il nome di una cittadina al nord della Germania dove leggenda e realtà si sono fuse centinaia di anni fa, dove diverse ipotesi non hanno mai risolto il mistero della sparizione di 130 bambini, come riportato nella targa affissa sulla cosiddetta casa dell’accalappia topi. Un fatto di cronaca traslato via via in fiaba, nella tradizione orale prima e nella raccolta “Saghe germaniche” dei Fratelli Grimm poi. Ma cosa è successo ai bambini di Hamelin? Dove finisce la realtà e dove inizia la finzione? Lo spettacolo prova a raccontare e ripercorrere l’origine di questo mistero giocando su diversi piani che adulti e bambini potranno seguire attraverso un punto di vista diverso utilizzando un apposito dispositivo che porta i corpi di chi guarda a entrare nella scena in maniera interattiva.

Per festeggiare il premio, è in programma una speciale messinscena di “Hamelin”, domenica 7 maggio, con doppia replica alle 18 e alle 20, nell'ex Convento degli Agostiniani di Lecce.

Info e prenotazioni: 320/8607996, 320/7087223, 340/3129308.

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