€ 0,00Vedi carrello
Metti una sera al cinema, capolavori in salsa salentina
Tempo di lettura: 2 minuti
Attori per un giorno e un unico scatto, lasciando campo libero alla fantasia e, soprattutto, alla voglia di mettersi in gioco. “L’idea mi è venuta guardando sui social le reinterpretazioni dei capolavori di opere d’arte”, racconta Annarita, “così ho chiamato mio nipote Federico dell’agenzia Springo e gliel’ho proposta”. Una volta strutturata l’idea, la zia ha mandato al nipote il primo scatto: la sua interpretazione della scena clou di “Bellissima”, capolavoro del 1952 di Luchino Visconti. Da qui la pubblicazione su Facebook invitando tutti a mandare il proprio contributo. Sono arrivate cose bellissime.
https://www.facebook.com/SpringoCreativeStudio/videos/302513857585280/
“Abbiamo lasciato assoluta libertà. Se dici alle persone cosa devono fare esattamente, se le costringi in un determinato range, non ottieni risultati così sorprendenti e creativi”. L’invito è stato raccolto da amici e sconosciuti, ognuno si è messo in gioco a modo suo, di certo, si sono divertiti tutti e gli scatti pervenuti a Springo sono stati montati ad arte sulla suadente e intramontabile musica di “Metti una sera a cena”, vero e proprio diamante nella vasta produzione di Ennio Morricone.
Ed ecco, una dietro l’altra, le piccole perle di fantasia e ironia: la scena con Erminia e Giacinto (rispettivamente Anna Longhi e Alberto Sordi in “Vacanze intelligenti) è riportata quasi fedelmente da Sabrina Longo e Luigi Filoni; Dario De Micheli è il piccolo Totò di “Nuovo cinema Paradiso”, in versione adulta e barbuta, ma basita allo stesso modo; Fioralda Merenda e Mimino Mudoni sono diventati la coppia in bianco e nero su lambretta più famosa di sempre per “Vacanze romane”; tecnicamente perfetta l’inquadratura tra le gambe di Mimino Primiceri e Sandra Miggiano per “C’era una volta il West”; esilaranti Paolo Manco e Fabio Bianco in versione “ET su bicicletta”; struggente e minuziosamente costruita la scena di “Volver”, di Almodóvar, interpretato dalle sorelle Claudia a Cristina Sunna. E poi tanti altri in un montaggio pulito ed elegante che mette a confronto la scena originale con la rispettiva reinterpretazione.
Alcune foto sono nate dal niente, improvvisando durante la visita a casa di un’amica. Altre sono piene di dettagli e basta aguzzare la vista per scoprire che: “La vita è come una scatola di cioccolatini” ma, in versione salentina, può essere come “una guantiera di pasticciotti”.
“È un modo per sensibilizzare a riscoprire questi capolavori”, chiosa Annarita, “invogliare anche chi non li conosce a vederli, in particolare i ragazzi, perché contengono uno spaccato di storia e anche di cultura”. Ma è anche l’occasione per prendersi un po’ in giro, per giocare come fanno i bambini, senza remore e inutili imbarazzi, con il preciso intento, dice, “di non prendersi mai sul serio. Mai!”.
Le sorella Claudia e Cristina Sunna in "Volver"