Le suggestioni di volo di Kamaji

Quando si osservano le farfalle, piccoli sbuffi di colore con le ali, non si pensa mai a quanto sia stato arduo e laborioso il processo partito dalla crisalide. Giovanni Ascenzo, producer leccese classe ‘91, dà corpo e suono a questa trasformazione cambiando pelle lui stesso, mettendo da parte il suo vecchio alter ego Gks e adottandone uno nuovo: Kamaji. Frutto di questa mutazione è Crisalide, prisma sonoro di sedici brani (più un rework di Francesco Fisotti) che come una serra coltiva e conserva una flora sonora molteplice e variegata, trovando terreno fertile nell’elettronica psichedelica dei Boards of Canada e rilasciando spore strumentali hip hop e fluidi ambient. L’album procede come il volo di una farfalla, seguendo una sua segreta geometria naturale: Life of the Butterfly è il bozzolo originario, fra suoni avvolgenti, riverberi e pulsazioni minime; la voce di Claudia Giannotta, una degli ospiti dell’album, è l’unico aggancio con l’umano in questo ambiente sospeso, come in Ci son parole e Dammi Sole, dove le rime si sciolgono in un’eco lontana; Pupa è puro astrattismo sonoro, vapori umidi che risalgono dal terreno e si condensano in nuvole gravide di musica. E di farfalle, da non rinchiudere in una teca, da lasciar libere di vagare, sfiorando le orecchie di chi vorrà ascoltare.

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