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L’autunno d'oro, rock e d'autore di Giuliano

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Bum, bum, bum. Come fuochi d'artificio, una notizia dopo l'altra, tutte di assoluto spessore, tutte a testimoniare come oramai, Giuliano Sangiorgi, faccia costantemente parte del Gotha della musica nazionale. E non solo. Tanto che l'ha voluto addirittura la Disney, a cantare la versione italiana di "Into the Unknown" ("Nell'ignoto") title track dell'attesissimo colossal "Frozen II", in uscita a fine mese nei cinema. Una versione tosta e dedicata alla figlia Stella, quella del frontman dei Negramaro, quasi progressive, con lo stesso Giuliano che dichiara di essersi accostato al brano come si sarebbe avvicinato ad un classico del rock, ad un pezzo dei Lez Zeppelin o dei Deep Purple.





Dal rock "d'animazione" alla vena più intima e cantautorale, il passo non è certo né breve né semplice, ma testimonia la grande versatilità dell'artista salentino, che presta la sua voce nel disco "Note di viaggio", tributo a un gigante del calibro di Francesco Guccini arrangiato da Mauro Pagani, con l'interpretazione del brano "Stelle" (tratto dall'album "D'amore di morte e di altre sciocchezze"), insieme a Ligabue, Elisa, Samuele Bersani, Luca Carboni, Carmen Consoli, Mauro Pagani, Manuel Agnelli, Brunori Sas, Malika Ayane, Nina Zilli, Margherita Vicario, Francesco Gabbani e addirittura, allo stesso Guccini, che canta l'inedito "Natale a Pavana".





E poi, infine, la tv. In "Maledetti amici miei", infatti, il programma televisivo comico-satirico condotto da Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Sergio Rubini e dal regista e attore Giovanni Veronesi, ha composto e cantato la sigla di chiusura, un brano inedito che riprende le atmosfere malinconiche, ironiche e sentimentali proposte dai quattro mattatori per tratteggiare, tra note e parole, la storia di chi si vuole bene, nonostante tutto e tutti.





E chissà che, sempre a proposito di televisione, non faccia capolino anche in una delle tre prime serate del sabato che "Mamma Rai" sta dedicando a De André, Dalla e Battisti (a partire dal 16 novembre). Magari riproponendo quella "Chissà se lo sai" di Lucio Dalla, ascoltata di recente in radio.





M.T.


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