L’anno (scolastico) che verrà: i bambini del Salento immaginano la scuola

Due minuti, otto bambini salentini, e una poesia, per rammentare a un Paese intero che abbiamo pensato "all’economia, ad Alitalia e al campionato", lasciando indietro la scuola.

Classi dimezzate? Teledidattica? Mascherina? L’anno scolastico che verrà non ha ancora regole precise, norme da rispettare, ma è atteso con grandi speranze dalle famiglie, e soprattutto dai più piccoli, che hanno voglia di ritrovare i propri compagni.

Anche quest’anno, sicuramente, “sarà come i grandi decideranno”, ma i bambini, complice Gianni Rodari, possono dare qualche suggerimento, ricordare che la scuola “non può essere associata a un computer e a una videochiamata”, non si riduce alla paginetta da studiare ma è fondamentale nella vita, perché “dà sapere, emozioni e curiosità infinita”.

Due minuti, otto bambini salentini, e qualche verso in rima, ispirato a “L’anno nuovo” di Rodari, per rammentare a un Paese intero che abbiamo pensato “all’economia, ad Alitalia e al campionato”, lasciando indietro la scuola, o meglio mettendola tutta sulle spalle di mamma e papà.

Da un’idea di Virginia Panzera, il montaggio è di Stelvio Attanasi.

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