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"Intralecce”, due murales di Zavattari colorano l’Ascanio Grandi

L’artista, ospite del collettivo Kunstschau e del Comune, dal 25 al 28 ottobre, cambia l’aspetto dell’edificio scolastico con un tema musicale che interagisce con la città}

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La funzione dell’arte è quella di porre delle domande e cambiare le cose, più che mai porta con sé questi messaggi importanti quando deve parlare alle giovani generazioni. Perché sono quelle che hanno in dono il futuro, che si nutrono di speranze, che coltivano il sogno e respirano libertà. O almeno così dovrebbe essere, e compito del mondo adulto, in sintesi di famiglie, società e istituzioni, è fornire gli strumenti affinché questo processo avvenga, per camminare verso “un mondo migliore” di quello che si lascia in eredità.

L’arte parla ai giovani con il loro linguaggio e ha il potenziale, incommensurabile, di connettere quei giovani al resto della società, alle città, al mondo. È nel segno di un nuovo progetto che coinvolge una scuola e lo studio Matitanera, e ha il fine di riqualificare un’area della città che Francesco Zavattari, artista poliedrico, torna a Lecce con un concept dal titolo “Intralecce”, ideato su input dell’amministrazione comunale leccese, in particolare dall’assessorato alla Cultura e da quello alle Politiche urbanistiche, pensato con il collettivo di artisti, storici dell’arte e designer nato nel capoluogo salentino nel 2018 e che da quattro anni ha arricchito notevolmente la proposta di arte contemporanea e fotografia.

Il cuore del progetto è la realizzazione di due murales esterni sulle pareti alla scuola secondaria di primo grado “Ascanio Grandi”, ispirati all’indirizzo musicale dell’istituto. L'intervento on site si svolgerà da martedì 25 a venerdì 28 ottobre, rendendo pubblica la fase realizzativa dei murales; l'inaugurazione, aperta al pubblico e a ingresso libero, è invece prevista per sabato 29 ottobre alle ore 10.30.

Francesco Zavattari

Non è la prima volta che Zavattari colloca la sua arte nei contesti scolastici, sono infatti numerose le sue lezioni e workshop dedicati a studenti di tutta Europa: questo deriva direttamente dalla poetica della sua azione artistica che punta sempre a una funzione democratica dell’opera nella ricerca di elevazione concettuale e tecnica.

“L'arte urbana è un mezzo potente”, commenta l'assessora alla Cultura e alla Pubblica istruzione Fabiana Cicirillo, “per educare tutti alla bellezza. Zavattari, che è un artista dalla creatività poliedrica e dall'anima eclettica, è un nome già molto noto a Lecce e siamo felici di collaborare con lui per questo progetto che mette insieme l'arte, lo spazio pubblico e la scuola”.

Il legame di Francesco Zavattari con Lecce non è nuovo. La scintilla è scoccata nel 2013 e in questi anni sono state tante le masterclass all’Accademia di Belle Arti a cui si aggiungono le personali come “Ubiqua”, “Elevata Concezione”, “Poliedro. Resta. Ora”.

“È un progetto che esplicita molto bene il significato dell'arte pubblica”, rimarca l'assessora alle Politiche urbanistiche Rita Miglietta, “in questo caso associata poi a una scuola, luogo dell'apprendimento e della creatività. Se pensiamo alle scuole come a spazi sempre più in sinergia con i quartieri, quest'opera di Zavattari lancia un messaggio aperto non solo alla comunità che frequenta la scuola, ma a tutti”.

La curatela della nuova creazione di Zavattari è di Chiara Bevilacqua, con il supporto nel coordinamento di Matitanera, la società di comunicazione, fotografia e design diretta dallo stesso artista. “Il lavoro di Francesco Zavattari, ugualmente sintetico e complesso”, spiegala curatrice, “possiede la capacità di coinvolgere ogni tipo di pubblico, senza però svelarsi completamente. Alla ragione palese del segno si accompagnano con sottile ironia concetti profondi, che lasciano ai più attenti il gusto di ricercare il significato”.
(Jessica Niglio)

 

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