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In piazza a Lecce, il dizionario gigante per entrare nelle parole

Dal 4 all'11 novembre in piazza Sant'Oronzo si entra nella lingua italiana con il grande dizionario Zanichelli.

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La lingua italiana è viva, le parole cambiano e a cambiarle siamo noi, usandole. Fa tappa a Lecce, in piazza Sant’Oronzo, il tour Zanichelli #cambialalingua con l’installazione del grande dizionario che regala la sensazione di “entrare” letteralmente nella nostra lingua.

Da giovedì 4 a giovedì 11, dalle 11 alle 20, in occasione del lancio dell’edizione 2022 del vocabolario Zingarelli, è possibile seguire l’affascinante percorso scientifico che mostra come si sono evoluti 50 lemmi nelle diverse edizioni che si sono susseguite dal 1922.

Si scopre così che le parole non invecchiano mai ma si rinnovano, acquistano significati altri senza tralasciare quelli precedenti, aderiscono alla realtà e ai cambiamenti della società, “come un notaio, il vocabolario attesta e testimonia; non giudica e non delibera”. La lingua e il linguaggio, i neologismi, i modi di dire, diventano così lo specchio dei tempi e, in qualche modo, gli strumenti di una narrazione che attraversa il tempo, gli usi e i costumi, le leggi e le tecnologie.

È il caso della parola coppia, il cui “percorso”, o evoluzione, è illustrato dallo scrittore Marco Balzano nei testi che affiancano l’installazione: “Per fare coppia bisogna avere qualcosa in comune. Una coppia di cavalli, per esempio, è tale perché appartengono alla stessa specie, ma un gallo e un cavallo possono formare una coppia in nome del loro genere, quello animale. E un uomo e un cavallo non sono forse una coppia di viventi? E si potrebbe continuare. Il vocabolario di un secolo fa specificava che si tratta di due persone di sesso diverso unite tra loro da un rapporto matrimoniale o amoroso, ma nell’edizione del 1997 cadono la distinzione fra i sessi e il riferimento al matrimonio, si parla, infatti, di due persone unite fra loro da un rapporto amoroso. Il significato che vince e supera il tempo è quello più assoluto di unione. Come a dire che gli elementi in comune sta a noi crearli e sta sempre a noi individuarli negli altri”.

Il grande vocabolario troneggia in piazza con i suoi 4 metri per 3 e la possibilità di interagire con i 50 lemmi selezionati per l’occasione attraverso un touch screen. Passanti casuali e curiosi possono inoltre farsi scattare e ricevere una fotografia istantanea accanto al “voluminoso volume” o a una delle definizioni evidenziate sul monitor e, magari, proporre significati diversi e condividerli con l’hastag #cambialalingua.

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