Quarant’anni di teatro in un archivio, custode di storie e di vite, che camminano accanto alla storia culturale del Salento, anche quella meno conosciuta. La Soprintendenza archivistica per la Puglia e Basilicata/MIC ha dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” l’Archivio del Teatro Koreja che raccoglie documenti, immagini e video di quattro decenni di attività.

Con il progetto “Un villaggio vivente nella memoria, - Dialoghi dall'Archivio del Teatro Koreja” oltre a ricostruire un pezzo di storia della cultura e del teatro, ancora marginale, si raccontano anche vicende di una generazione di ragazzi che da un piccolo paese della provincia sono riusciti a mettere in piedi una realtà culturale che ha varcato i confini regionali e nazionali.

“Dialogare con un archivio significa, sia contribuire alla creazione e trasmissione di un’immagine culturale quanto costruire politiche culturali”, si legge nella nota del Teatro, “soprattutto in un’epoca in cui le memorie “periferiche” hanno sostituito la memoria umana, fatta di dati mescolati ad emozioni, immagini, pensieri, sentimenti, colori, suoni e odori impressi nella mente”.

Archivio del Teatro Koreja

All’interno di questo percorso sono programmati i Dialoghi dall’Archivio, sei incontri tematici (da febbraio a luglio), guidati da carte, immagini e video che, unitamente alle voci dei presenti, disegneranno un percorso narrativo in dialogo con il pubblico, attraverso la presenza di un ospite “testimone” che accompagnerà il viaggio nella memoria.

A inaugurare, venerdì 3 febbraio alle ore 16, Iben Nagel Rasmussen, storica attrice dell’Odin Teatret e Salvatore Tramacere, direttore del Teatro Koreja che con i presenti torna alla primavera del 1984 per ripercorrere l’esperienza artistica del gruppo internazionale Farfa, “guida” fondamentale per la nascita del Teatro Koreja. Indietro