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Il pallone della discordia. Nelle sale La grande guerra del Salento

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Quel derby di paese passò alla storia per un triste primato. Per la prima volta, un tifoso perse la vita per una partita di pallone. Nell’immediato Dopoguerra, Antonio, ragazzo di Supersano, morì in seguito agli scontri avvenuti dopo la partita di calcio tra la squadra del suo paese e il Ruffano, paese confinante. Un incontro, un “derby” che, dopo la terribile guerra mondiale, si trasforma in una piccola grande battaglia di paese.

Quella raccontata nel film “La grande guerra del Salento” di Marco Pollini tratto dall’omonimo libro di Bruno Contini che arriva sul grande schermo giovedì 5 e viene presentato a Lecce, al Db d’Essai alla presenza del cast alle 19, (secondo spettacolo alle 21). Girata l’estate scorsa in alcune location del Basso Salento e a Brindisi, la pellicola, ambientata tra il 1948 e il 1949, prende spunto dalla vicenda che vide protagonisti e antagonisti gli abitanti di due paesini.

Si raccontano desideri di potere, deliri di onnipotenza e la follia, scatenata da una partita di pallone finita con una sassaiola e la rivalità tra due uomini: Ernesto, imprenditore agricolo e presidente del Supersano, e Alfredo, generale in pensione del regime fascista e presidente del Ruffano.

Sullo sfondo si staglia l’amore tra Giulio e Agnese, l’amicizia che unisce i due ragazzi a un’altra coppia di giovani, Antonio e Giovanna. Oltre ai protagonisti, Marco Leonardi e Paolo De Vita, tanti gli interpreti di un affresco corale (Uccio De Santis, Pino Ammendola, Michele Mandrake, Fabrizio Saccomanno, Serena D’Amato, Riccardo Lanzarone, Luca Pastore, per citarne qualcuno). Tra le musiche originali anche brani di Officina Zoè e Mino De Santis.

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