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Il cicloturismo in Terra d'Otranto ha il suo portale: Salento.bike

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Per mantenersi in equilibrio, nella vita come sulla bicicletta, bisogna muoversi, diceva Einstein. E continua sicuramente a “muoversi” Roberto Guido, giornalista di lungo corso e ciclo esploratore per passione, che sceglie proprio questo delicato periodo della “fase 2” per presentare Salento.bike, il nuovo portale del cicloturismo del Salento che offre l’opportunità di scoprire le bellezze del territorio pedalata dopo pedalata, proponendo una serie di itinerari su strade secondarie e rurali del territorio.
“L’anima del progetto è soprattutto la passione per il viaggio, per l’ambiente e naturalmente per la bicicletta e per la Puglia” racconta l’ideatore del sito, già autore delle guide “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese” e “In bici sui mari del Salento”.
Scorrendo nella sezione “Itinerari”, infatti, al momento si possono trovare una decina di percorsi narrati con parole e immagini, nonché correlati di specifiche tecniche, come dislivelli, tempo di percorrenza, lunghezza, fondo stradale e altro ancora.



Ci si può immergere nella “Via del Garofano”, ad esempio, percorso ideato da Pro Loco di Squinzano, con il supporto dell’Asd Bikers Squinzano e Asd Ciclisti Campi, e che si snoda tra Squinzano e Galatone, tra cripte e pajare. Oppure si può decidere di transitare da un tratto della Via Francigena, da Brindisi a Lecce, tra aree archeologiche, uliveti secolari e graffiti. Ovviamente, oltre a scoprire queste strade direttamente sul sito, c’è anche la possibilità di percorrerle metro dopo metro, in sella alla propria bicicletta, grazie ad un’applicazione, Komoot, molto semplice da usare e che consente di seguire la traccia come un qualsiasi navigatore di auto: ossia con una guida vocale che accompagna il cicloturista durante il percorso.
Più in generale, comunque, l’idea è che il portale possa crescere sempre di più, giorno dopo giorno, anche arricchendo le sezioni "Servizi" e "Ciclonews", diventando un luogo collaborativo e un punto di riferimento per riscoprire la bellezza del turismo lento e una grande vetrina dei percorsi più belli, grazie all'apporto delle diverse associazioni delle ciclisti salentini.

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