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Il cicloturismo in Terra d'Otranto ha il suo portale: Salento.bike
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“L’anima del progetto è soprattutto la passione per il viaggio, per l’ambiente e naturalmente per la bicicletta e per la Puglia” racconta l’ideatore del sito, già autore delle guide “Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese” e “In bici sui mari del Salento”.
Scorrendo nella sezione “Itinerari”, infatti, al momento si possono trovare una decina di percorsi narrati con parole e immagini, nonché correlati di specifiche tecniche, come dislivelli, tempo di percorrenza, lunghezza, fondo stradale e altro ancora.
Ci si può immergere nella “Via del Garofano”, ad esempio, percorso ideato da Pro Loco di Squinzano, con il supporto dell’Asd Bikers Squinzano e Asd Ciclisti Campi, e che si snoda tra Squinzano e Galatone, tra cripte e pajare. Oppure si può decidere di transitare da un tratto della Via Francigena, da Brindisi a Lecce, tra aree archeologiche, uliveti secolari e graffiti. Ovviamente, oltre a scoprire queste strade direttamente sul sito, c’è anche la possibilità di percorrerle metro dopo metro, in sella alla propria bicicletta, grazie ad un’applicazione, Komoot, molto semplice da usare e che consente di seguire la traccia come un qualsiasi navigatore di auto: ossia con una guida vocale che accompagna il cicloturista durante il percorso.
Più in generale, comunque, l’idea è che il portale possa crescere sempre di più, giorno dopo giorno, anche arricchendo le sezioni "Servizi" e "Ciclonews", diventando un luogo collaborativo e un punto di riferimento per riscoprire la bellezza del turismo lento e una grande vetrina dei percorsi più belli, grazie all'apporto delle diverse associazioni delle ciclisti salentini.