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I Giganti, la terra, gli ulivi. Valerio Daniele vince il Premio Nino Rota
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E il musicista, chitarrista, compositore e tecnico del suono salentino ha saputo rendere così bene in musica la sua immagine e percezione della natura, da stregare la giura della Festa del mare di Bari, che ha deciso di tributargli, insieme a un altro “pezzo da 90” come Teo Theardo, il prestigioso riconoscimento del Premio Rota 2023.
Valerio, che ha recentemente raccontato in un'intervista a quiSalento il suo ultimo lavoro e la decennale esperienza come “cuore pulsante” del collettivo Desuonatori, spiega che “non si può dare ancora l’idea di un Salento idilliaco e paradisiaco. Parliamo di una terra in gravissima difficoltà e credo che sia responsabilità di ciascuno di noi fare il massimo per creare una base di consapevolezza e cognizione per agire in modo virtuoso in futuro”. E racconta di come l’immagine, la percezione e la memoria della natura, nelle sue luci e ombre, sono in effetti ciò che l'hanno reso la persona e che è oggi. E di come, nel suo percorso artistico, non sia mai riuscito a svincolarsi da questo legame.
Appuntamento a Torre a Mare, sabato 9 settembre, con la premiazione e l'esibizione dal vivo sia di Teo Theardo, con “Ellipse dans l’harmonie”, il lavoro multimediale ispirato all’Encyclopedie, il testo simbolo di Diderot e D’Alembert, sia di Valerio Daniele e il suo gruppo, per l'esecuzione di alcuni brani tratti proprio dalla colonna sonora del “Tempo dei giganti”. Un atto d'amore, quello più puro, intenso e dannatamente critico, che tramuta il suono nel “fluire del mio sangue da quelle radici in quei fusti fino alle foglie e la possibilità di levitare nelle forme del sogno e del suono”.