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Fondazione Emmanuel: trent’anni di attività con lo sguardo ai Sud
La ONG della Comunità Emmanuel celebra il trentesimo anno di attività con l’apertura di una sede operativa a Torino. }
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Nata a Lecce nel 1992 come espressione e strumento della Comunità Emmanuel, celebra il suo anniversario aprendo una nuova sede operativa a Torino, grazie alla collaborazione con A.M.M.I. (Associazione Multietnica Mediatori Culturali), realtà torinese con cui da anni sono attivi percorsi di mediazione, formazione e progettazione, sottoscritta e formalizzata nei giorni scorsi. "Siamo entusiasti di questa nuova opportunità che, al 30esimo anniversario della nostra costituzione si concretizza attraverso una nuova sede operativa a Torino”, dichiara Stefania Gualtieri, vicepresidente di Fondazione Emmanuel”, siamo impegnati ormai da diverso tempo nel territorio torinese attraverso percorsi di formazione, cooperazione sociale e progetti educativi. Il rafforzamento strategico con A.M.M.I., eccellenza nazionale nella Mediazione Interculturale, è stato un passaggio naturale volto a consolidare le nostre strategie di intervento. Ci apriamo al ‘nord’”, prosegue, “accolti calorosamente, ricevendo l'apporto in termini di competenze e valori, per costruire insieme un nuovo ordine mondiale, dove la Giustizia Sociale, la Pace, i Diritti Umani e l'Ambiente rendano per tutti abitabile la Terra".
Fondazione Emmanuel
Un accordo e uno scambio, importante anche per l’associazione torinese: "la sede operativa della Fondazione Emmanuel a Torino e quella di A.M.M.I a Lecce saranno i due luoghi dove questa collaborazione diventa concreta e quotidiana”, dichiara Blenti Shehaj, presidente dell'A.M.M.I”, la mediazione interculturale, la progettazione, la formazione, la comunicazione e le nostre reti tra Piemonte e Puglia possono beneficiare di un nuovo più ampio respiro e sinergie di idee, persone e obiettivi".
Si rafforza così l’attività della Fondazione salentina, nell’azione di "promuovere, incoraggiare e sostenere, in tutte le forme possibili, le iniziative atte a creare le condizioni e fornire gli strumenti per l'autodeterminazione dei popoli del Sud d'Italia, del Sud d'Europa, del Sud del Mondo", che è uno degli obiettivi statutari di Fondazione Emmanuel.
Una visione che si inserisce nel processo di Osmosi Socio Culturale a cui dà vita con la sua azione, ovvero la possibilità di rivedere le relazioni dal punto di vista dell'accoglienza reciproca. “Siamo chiamati cioè a pensare e desiderare che l'altro sia persona migliore di come la vediamo, nel modo come lui è e non come vorremmo che fosse. Senza la presunzione di eliminare le differenze che esistono tra di noi”, affermano dallo staff della Fondazione “a volte vorremmo plasmare il mondo secondo il nostro modo di pensare; ma il mondo è più ricco e interessante proprio per le diversità che in esso si trovano. L'altro, con le sue differenze e con l'unicità di cui è portatore, è una ricchezza che si aggiunge e non un avversario che impedisce che io mi realizzi come persona”.
In questi 30 anni di attività, Fondazione Emmanuel ha avviato e coordinato progetti di cooperazione internazionale in Albania, Ciad, Egitto, Ecuador e servizi di accoglienza e orientamento rivolti a richiedenti asilo e rifugiati.