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Fluida, multicolorata, spaziale: arriva la Taranta di Dardust

Sabato 27 agosto, a Melpignano, si torna tutti in piazza per lo storico Concertone

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Il viaggio nel tempo è una suggestione irresistibile, un volo nei ricordi di breve o lunga durata. E questa edizione del sempre atteso Concertone de La Notte della Taranta, progetto culturale di ricerca musicale e coreutica prodotto da Fondazione La Notte della Taranta con il sostegno di Regione Puglia, Puglia Promozione, Unione dei Comuni della Grecìa salentina, Istituto Diego Carpitella, sabato 27 agosto, a partire dalle 21.30, nella storica location del piazzale dell'Ex Convento degli Agostiniani, a Melpignano, consente di farne diversi.

Intanto se ne fa uno relativamente “breve”, perché si ritorna (e finalmente!) a tre anni fa, ossia alla piazza piena e al pubblico cantante e danzante, elemento imprescindibile per un appuntamento che nasce come fenomeno prettamente collettivo, moderno rituale che rimanda ad altri mondi ed epoche del Salento. Poi, un viaggio più lungo, perché si celebrano i 25 anni del festival e, guardando agli albori, a quando il palco era rivolto verso il paese o, ancora prima, quando era in piazza San Giorgio, non si può che fare un “punto” di quel che è stato l’evento, magari planando a volo d’angelo su quali e quanti nomi, cantanti e musicisti, ritmi e melodie da tutto il mondo, direttori artistici e maestri concertatori ha raccolto intorno a sé La Notte della Taranta.

Per il secondo viaggio nel tempo ci si affida alla guida della direzione artistica, che dopo l’improvvisa scomparsa Daniele Durante di un anno fa, viene confermata nelle mani dell’Orchestra Popolare (affiancata da una sezione di fiati e da una sezione di archi), formazione nata da una brillante intuizione di Ambrogio Sparagna a inizio millennio, e con il direttore d’orchestra Valeriano Chiaravalle a dirigere l’ensemble vocale.

Gli altri “viaggi nel tempo” sono poi merito dei nomi di altissima risonanza, fuoriclasse assoluti annunciati sul palco. “Sarà una Taranta fluida come la contemporaneità che viviamo. Credo che siamo in un’epoca il cui concetto di integrazione sia fondamentale anche a livello culturale”, dichiara il maestro concertatore, Dardust, ossia Dario Fani, tra i più acclamati pianisti a livello globale, autore e produttore di eccezionale caratura che, con la sua musica, ha accompagnato eventi come il Superbowl, l’Nba All Star Game e i Giochi Olimpici e che ora è alle prese con l’arrangiamento in chiave contemporanea di 30 brani della tradizione popolare salentina, tra i quali “L’acqua de la funtana”, “Aria Caddhipulina”, “Damme nu ricciu”, “Aremu”, “Calinitta” e altri ancora.

Un compositore che già nel nome d’arte fa intuire la multidimensionalità della sua musica, che parte dallo Ziggy Stardust di Bowie, passa dai Dust Brothers (i Chemical Brothers) per prendere rotte interstellari dove la musica classica incontra l’electro-ambient e che, dichiara, voler “vivere questa notte tornando alle origini della Taranta, come momento di esorcismo musicale per liberarci tutti dal morso di questi due anni di lontananza e incontrare il pubblico in un rito liberatorio e di condivisione”.

Poi Madame, che dopo aver fatto da maestra concertatrice lo scorso anno, torna nelle vesti di conduttrice, affiancata da Gino Castaldo, e Stromae: la superstar mondiale, il super ospite, cantautore, produttore discografico e rapper belga di origini ruandesi, magico alchimista sonoro che mescola rap, afrobeat e testi francofoni, che nell’elettronica e nella multiculturalità trova due “punti di contatto” che hanno affascinato Dardust. Sempre più elemento fondante dello spettacolo sono le danze, quest’anno affidate alla pugliese Irma Di Paola, curatrice delle coreografie sulle quali si muovono dieci danzatori del Corpo di ballo de La Notte della Taranta che, insieme a sei ballerini hip-hop e moderni, intendono fornire una chiave di lettura coreutica contemporanea, in un mix perfetto tra passato, presente e futuro. Quasi a rimarcare il tema dell’edizione di quest’anno del festival: “La tradizione del nuovo”.

Ad arricchire il cast del Concertone sono attesi tantissimi altri ospiti, di livello assoluto: Samuele Bersani, che metterà in evidenza le sue due anime artistiche, ossia quella della continua sperimentazione e quella riconoscibilissima di testi in bilico tra immaginario surreale e poesia, interpretando un brano storico della tradizione come “Lu ruciu de lu mare” e una versione “pizzicata” della sua “Chicco e Spillo”.

E ancora Marco Mengoni, alle prese con l’interpretezione un brano in grico tra i più amati, dal titolo “Klama”, e ancora il rapper Massimo Pericolo, Studio Murena e Kety Fusco. A un’Elodie non solo cantante ma anche danzatrice è invece affidata la “Pizzica di San Vito”, insieme al Corpo di Ballo della Taranta diretto da Irma di Paola.

Cornice e narrazione visual dell'evento, è la scenografica di imponenti videowall di Galattico con Mauro Bubbico sui temi di cielo, mare e terra.

L’ultimo viaggio, quello nel “futuro”, avviene anche quest’anno grazie a Rai1, che riserva all’evento una narrazione di 90 minuti, supervisionata dallo stesso Dardust, che andrà in onda su giovedì 1 settembre, alle 23.15. Info: 0836/439008, lanottedellataranta.it

 

Come arrivare al Concertone:

In treno: Ferrovie Sud Est ha attivato il servizio treni speciali per raggiungere Melpignano e trovare comodamente le corse di ritorno fino all’alba: Notte della Taranta 2022 (fseonline.it)

In bus: BusFor Fun dalle principali città italiane busforfun.com/articolo/la-notte-della-taranta

Con il proprio mezzo sarà possibile prenotare il parcheggio a Melpignano lanottedellataranta.parkforfun.com

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