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Di cantina in cantina, trent'anni di calici al collo e conviviali sorsi

Compie trent'anni la manifestazione del Movimento Turismo del Vino. Sabato 28 e domenica 29, festa e sorsi in tanti stabilimenti del Salento e di Puglia

Cantine-Aperte
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Un paio di generazioni di vinificatori ed enoturisti. Sono quelle coinvolte in tutto ciò che ha mosso, per trent’anni, Cantine Aperte, l’attesa manifestazione organizzata, come consuetudine l’ultima domenica di maggio, dal Movimento Turismo del Vino. Un appuntamento ormai “tradizionale”, sotto tutti i punti di vista, iniziando dall’indissolubile binomio, “vino e tradizione”, che caratterizza gran parte della produzione del settore vitivinicolo salentino e pugliese. Un settore segnato come altri dai due anni di pandemia e che ritrova, in piena “spensieratezza”, uno dei suoi momenti più attesi e conviviali.

Già nella riapertura della passata edizione, Cantine Aperte aveva evidenziato la voglia degli enoturisti di non mancare l’appuntamento consolidato sulle vie del vino. Per quanto la promozione del Movimento Turismo del Vino non sia mai mancata, adeguandosi anche alle restrizioni dei momenti più bui dell'emergenza sanitaria, stabilimenti e vigneti di Puglia, e di tutta Italia, si preparano per un’edizione speciale, in programma tra sabato 28 e domenica 29. Speciale perché, la manifestazione, in occasione del traguardo dei 30 anni, ritrova tutti gli ingredienti che l’hanno caratterizzata in tre decenni di percorsi, itinerari e degustazioni, calici al collo; decenni che hanno caratterizzato, di riflesso, la promozione del vino e, quindi, i suoi numeri di mercato. Che passano sempre più da appuntamenti esperenziali e partecipativi.

La barricaia di una cantina

Nel weekend di Cantine Aperte, quindi, si conoscono i nettari di Puglia e chi li produce, si sorseggiano storie, tradizioni, si assaggiano territori, si degustano virtuose attività imprenditoriali, molte di queste affidate alle nuove conduzioni di chi, magari, alla prima edizione, non era che un bambino. Storie nella Storia quindi, produzioni, etichette, sapori che fanno della Puglia e del Salento, come evidenziato dall’affluenza al padiglione pugliese dell’ultima edizione del Vinitaly, uno dei terroir più apprezzati da wine lovers ed enoturisti. Un dato evidenziato anche nel corso di un convegno sui trent’anni di Cantine Aperte, coordinato dal presidente di MTV Péuglia Massimiliano Apollonio, che si è tenuto presso il rettorato di UniSalento. Ateneo che sta lavorando sul fronte formazione già da tempo, anche grazie al corso di laurea in Viticoltura ed enologia. E sono confortanti, per la Puglia, i dati emersi: nel 2022 la Puglia, terra in cui vinificano 1200 imprese (a fronte delle 46mila in tutta Italia), ha scalato la classifica ed è al sesto posto dopo Toscana, Piemonte, Sicilia, Veneto, Trentino Alto Adige) tra le indicazioni enoturistiche più gradite dagli italiani.

Il presidente di MTVPuglia Massimiliano Apollonio

“L’enoturismo avrà un ruolo sempre più importante”, sottolinea Massimiliano Apollonio, “determinerà un forte rilancio non solo per le imprese vitivinicole ma per l’intero territorio pugliese. Cantine Aperte è parte fondamentale di questo processo avviene in un momento in cui tutte le istituzioni e i principali attori del settore remano assolutamente dalla stessa parte. Siamo tutti insieme impegnati in attività sul campo e in progetti importanti per il prossimo e immediato futuro in cui crediamo tantissimo. Nel pensiero mio e del CDA che rappresento ci sono parole di apertura, integrazione e condivisione. Solo se siamo tutti uniti potremo raggiungere gli obiettivi di eccellenza che ci siamo dati”.

L’appuntamento è per l’intero weekend nelle cantine socie del consorzio dei quattro territori pugliesi: Daunia, Murge, Magna Grecia e Salento.

Info sulle cantine aperte e sulle singole iniziative: www.mtvpuglia.it 

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