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Dalla Grecìa Salentina fino in Provenza, suoni e colori di libertà

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È un concerto, una performance, un miscuglio di arte e musica, di colori e suoni. È Azadi, spettacolo immersivo che Shadi Fathi (setar e daf), Valerio Daniele (chitarra elettrica baritona e live electronics), Ninfa Giannuzzi (voce) e l’artista visivo Egidio Marullo esportano dal Salento fino a Marsiglia. Fino al Mucem, il Museo del Mediterraneo per l’esattezza, uno tra i contenitori artistici più attivi e illustri d’Europa. L’appuntamento clou è in programma il 19 febbraio, ma già da qualche giorno è iniziata la residenza artistica finalizzata alla messa in scena del progetto.

Di cosa si tratta, è tanto semplice quanto articolato. Tutto nasce dall'amore della musicista iraniana Shadi Fathi per il Salento e dalla sua consolidata collaborazione con l'interprete “grika” Ninfa Giannuzzi, con il chitarrista compositore e produttore Valerio Daniele ed Egidio Marullo. Insieme, hanno dato vita a uno spettacolo che si sviluppa sull’esperienza di vita e artistica della solista persiana, costretta a fuggire da bambina in Italia a causa della guerra tra Iran e Iraq. Facile comprendere, quindi, come le suggestioni dell’“arte che salva la vita” abbiano trovato terreno fertile in lei, nonché trovato esplicitazione in un mix di musica classica persiana, canto e poesia in griko. Una lode alla salvezza, un bisogno di esistere e resistere. Perché Azadi è una parola persiana che intendere i significati di “libertà” e “salvezza”.

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