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Cerrate multimediale. Nell'Abbazia, una nuova storia da raccontare

Con una video installazione, si inaugura un nuovo spazio multimediale nel sito Fai di Lecce

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Si va sulle tracce dei monaci bizantini, che un tempo animarono le stanze dell’antico monastero, provando a ricostruirne vita e cultura, usanze e riti. “La storia ‘sepolta’ dell’Abbazia di Cerrate” è il titolo di una video-installazione immersiva allestita in una stanza appositamente restaurata nella cosiddetta Casa Monastica, la parte più antica del complesso.

Un racconto frutto di una ricerca scientifica, promossa e coordinata dal FAI (che da dieci anni si occupa del sito), che ha portato alla luce dettagli ed elementi inediti della storia dell’Abbazia, primo fra tutti il ritrovamento di uno stampo eucaristico dell’XI-XII secolo, finora unico nel suo genere, che veniva usato per timbrare il pane benedetto nelle cerimonie pasquali secondo il rito greco.



Con questa prima produzione si inaugura oltretutto un nuovo spazio multimediale che integra e arricchisce l’attuale offerta di visita. Restauro, allestimento e video racconto sono stati realizzati grazie al generoso lascito della dottoressa Rossana Festa, anche se l’operazione è quanto di più collettivo si possa immaginare: dalla presenza di Mario Perrotta, che ha prestato la voce al racconto, a Francesca Scordari, con la sua testimonianza in lingua grika, fino alla consulenza scientifica dei professori Alessandro Capone e Francesco Giannachi, coadiuvati dalle ricerche realizzate con otto borse di studio.

L’abbazia è aperta, nei mesi di novembre e dicembre, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 16. Info e biglietti, sul sito ufficiale.

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