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Birre di Natale: sorsi, spezie e dolci abbinamenti

Manca, quest’anno, la produzione natalizia salentina, ma per gli appassionati non mancano le occasioni di degustazione

Ph.-Fermento-birra
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Sebbene spot e addobbi vari fanno capolino molte settimane prima del Natale, la tradizione, un tempo, poneva l’avvio dei preparativi a partire dal giorno di Santa Lucia. Si è nel pieno dei giorni di festa quindi e, archiviata o quasi la questione regali, si inizia a pensare a cosa portare in tavola in queste occasioni speciali. Se la tradizione fornisce utili consigli e succulente ricette, c’è, fondamentale, la scelta delle bevande che dovranno accompagnare i piatti delle feste. Le possibilità a tal proposito sono innumerevoli.

Se il vino può sembrare la scelta più ovvia, la birra può sorprendere per la sua versatilità e per sua la capacità di accompagnare ogni portata, dall’antipasto al dolce, permettendo di creare connubi inediti e piacevoli. In questo periodo arrivano sul mercato alcuni prodotti speciali che possono regalare sorprendenti abbinamenti. Si tratta delle birre di Natale, di tradizione antica per i Paesi del Nord Europa, dalla Germania, all’Inghilterra, alla Scozia, passando ovviamente dal Belgio, che vengono prodotte appositamente per le festività natalizie.

Se in passato, con una certa continuità, anche il Salento ha avuto le sue birre della festa, quest’anno si deve purtroppo registrare l’assenza di questo tipo di produzione. I motivi di questa mancanza sono imputabili soprattutto alla globale crisi energetica ed economica, frutto dell’incerta situazione internazionale. Molti dei microbirrifici salentini hanno dovuto far fronte allo schizzare dei prezzi delle materie prime e dei costi di produzione, che hanno gravato su un settore, di fatto, ancora provato dalle conseguenze della pandemia.

Qualcuno è riuscito a restare in piedi, altri purtroppo sono stati costretti a chiudere definitivamente. La mancanza di queste birre segna un momento di crisi importante che depaupera il Salento di giovani risorse e di realtà capaci, nel recente passato, di regalare sfumature diverse ai sapori e ai profumi tipici delle preparazioni natalizie.

Birre speciali, di tradizione antica per i Paesi del Nord Europa, che vengono brassate appositamente per le festività. Le loro variegate origini in realtà ne fanno più una famiglia birraria che non uno stile vero e proprio. Infatti, se la tradizione belga crea le sue Noel partendo dagli stili classici come Tripel, Dubbel, Belgian Dark Strong Ale, giusto per citarne alcuni, in Germania si guarda alle più alcoliche Bock, Dobbelbock ed Eisbock. Nel Regno Unito invece le Christmas Beer sono riconducibili a stili quali Scotch Ale, Strong Ale, o al mondo delle scure Robust Porter o delle Imperial Stout.

Un’enorme varietà di possibilità con il comune denominatore di essere prodotte esclusivamente per il Natale, come birre stagionali a tutti gli effetti. Sebbene appartengano a quadranti geografici distanti, queste produzioni sono accomunate da alcuni elementi, quali un grado alcolico tendenzialmente elevato, un corpo pieno e strutturato, evidenti sentori speziati, ottenuti anche con specifiche aggiunte, e la naturale predisposizione a molteplici abbinamenti gastronomici, tra i quali non mancano quelli con i dolci della tradizione. Il ventaglio olfattivo stesso di questi prodotti riporta alla mente gli odori ed i profumi tipici delle preparazioni del Natale, giocando con spezie ed aggiunte molto particolari.

In Italia, nazione giovane dal punto di vista brassicolo, questa tradizione ha preso velocemente piede, grazie anche alla cultura del buon cibo radicata in ogni angolo del paese. Testimone di questa evoluzione del gusto è Birra dell’Anno Xmas Beers, concorso dedicato alla famiglia delle birre natalizie, organizzata da Unionbirrai, giunto quest’anno alla seconda edizione, che lo scorso 6 dicembre ha premiato le birre di Natale più buone prodotte nel nostro Paese.

Se purtroppo, come detto, si registra una battuta d’arresto per i birrifici salentini, allora per poter trovare queste particolarissime birre vengono in aiuto i pub indipendenti, ovvero locali non legati a distributori e multinazionali, che effettuano un’attenta selezione delle migliori produzioni artigianali italiane ed estere.

Le birre di Natale non mancano al The Bluebeat Pub di Lecce, che oltre a tante bottiglie, propone alla spina tanti classici della tradizione belga e delle migliori produzioni italiane. Dal 19 dicembre a rotazione si possono degustare tantissime di queste grandi birre. Momento attesissimo dagli appassionati, è l’apertura mattutina del 24 dicembre, con aperitivo, panettone, auguri e tante bottiglie.

“La tradizione delle birre di Natale ci piace molto, è cresciuta tanto negli anni”, dicono Mirko Verdesca e Cristian Collura, pubblicans del Bluebeat, “prendiamo tutti i grandi classici del Belgio, ma guardiamo molto alle eccellenze della produzione italiana. È un momento di festa, ed è bello condividerlo con clienti e amici”.

Sempre a Lecce, il Prophet pub propone fino all’8 gennaio una selezione di birre di Natale, e una serie di eventi spumeggianti che hanno il loro apice il 22 dicembre, giorno in cui si festeggiano i 22 anni di attività e, nel pomeriggio del 24, dalle 16 alle 20.30, l’ottava edizione del Hoppy Xmas afternoon beer party, incentrato sulle birre delle feste.

Un modo differente per festeggiare il Natale, sempre guardando a prodotti di qualità che, anche in Italia, si sposano ottimamente con la tradizione. (Aristodemo Pellegrino)

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